Cè già il manifesto («Roma Capitale e Regione Lazio: una nuova politica, per cambiare e vincere insieme»). Ci sono anche gli uomini («che vengono prima dei partiti», precisano i diretti interessati): il «federale» romano di An, Gianni Alemanno, il commissario capitolino di Fi, Francesco Giro, i senatori Mauro Cutrufo (Dc per le Autonomie) e Mario Baccini (Udc). Presto ci sarà anche un centro studi e forse, addirittura un blog. Manca - almeno ufficialmente - il candidato per le Provinciali 2008 ma da ieri, la cabina di regia del centrodestra a livello locale è più di unidea. Lannuncio è arrivato dalla «combriccola» dei quattro - come lha definita lo stesso Giro - e da Palazzo Valentini, sede della Provincia governata dal centrosinistra.
Una scelta forse non casuale, pensando allimminente scadenza elettorale. E pensando alla presenza in sala del deputato dellUdc, Luciano Ciocchetti, ormai lanciatissimo verso la nomination per sfidare, la prossima primavera, il presidente in carica Enrico Gasbarra sempre più in odore di ricandidatura (e che secondo Giro «sta dando vita a una farsa sulla sua decisione, mentre con le istituzioni non si gioca»). «Il nostro uomo per Palazzo Valentini - precisa Alemanno - arriverà entro novembre». «Quella di Ciocchetti è una candidatura di alto profilo», aggiunge il deputato azzurro. «Come partito abbiamo messo a disposizione della coalizione il massimo vertice regionale», conclude Baccini. Da parte sua, il segretario regionale dellUdc offre la sua disponibilità «al cento per cento» ma invita «a far presto, perché più tempo avremo meglio sarà». Quindi Ciocchetti rivolge un pensiero allex governatore Francesco Storace. «Sono stato assessore durante la sua Giunta. Spero che quando arriverà il momento delle scelte possa unirsi al nostro progetto». Perché se i soliti rumors danno per fatto laccordo tra An, Fi e Udc su Ciocchetti, uno degli ultimi nodi ancora da sciogliere sembra proprio latteggiamento de «La Destra» di Storace. E ieri i segnali di fumo inviati al senatore ex An sono stati molteplici. Da Alemanno, che ha auspicato la formazione di «uno schieramento più ampio possibile», a Giro che ha ricordato come il leader della neonata formazione sia stato «tra i padri del nuovo statuto regionale».
Per tornare al manifesto, i quattro lo hanno definito un «segnale dunità di tutto il centrodestra romano che faccia da battistrada per lunità a livello nazionale». Dentro ci sono tutti i «valori e principi comuni»: da Roma Capitale (o «Roma Regione», come ha sottolineato con forza Cutrufo) a Roma città della legalità e della solidarietà, delle culture e delle religioni, per spezzare «la lunga egemonia delle sinistre». Una superlobby, insomma, «che difenderà gli interessi di Roma anche in Parlamento» spiega Alemanno, e «che da domani farà cambiare la musica», promette Baccini.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.