da Perugia
Un paio di jeans, una maglietta a righe colorata e scarpe da tennis consumate. Così Amanda Knox ieri mattina alle otto si è presentata al colloquio con i genitori Edda e William nel carcere di Perugia, dove è rinchiusa da più di una settimana. Ha riso e scherzato con sua madre, come se lesperienza del carcere non le avesse tolto lilarità che tutti hanno descritto in lei. Unora trascorsa insieme a mamma e papà con un alone di quiete irreale. In cella Amanda legge, scrive le sue memorie, parla con il cappellano, fa sapere di essere innocente e di ricevere delle lettere di ammiratori. Mostra quasi un ostentato distacco.
Molto più provato è invece lormai ex fidanzato Raffaele Sollecito. Anche per il ragazzo pugliese, che avrebbe dovuto discutere la sua tesi domani, è stato il giorno della visita di papà Francesco. Come sabato scorso, il medico barese ha portato il suo sostegno al figlio, arrivato al parlatoio con una camicia, un paio di jeans e laria pensosa e riflessiva. «Rimarrò qui finché mio figlio non uscirà - ha detto Francesco Sollecito - torneremo a casa con lui a Giovinazzo, dove tutti sono convinti della sua innocenza». E per la prima volta da quando è stato arrestato, Diya Lumumba, il terzo accusato, ha potuto vedere la moglie Alexandra Beata e il figlio di appena un anno. La donna ha ribadito con forza linnocenza di Patrick: «Mio marito crede nella giustizia, ma gli mancano la famiglia, gli amici e il lavoro». Dalla sua parte anche la comunità africana di Perugia che per sabato ha annunciato una manifestazione a sostegno del «fratello Diya». Prima di salire in macchina Beata ha rivolto un accorato appello ai giudici: «Ridatemi mio marito». Una coltre di gelo è scesa invece nel momento in cui si sono trovati faccia a faccia il papà di Raffaele Sollecito e i genitori di Amanda Knox, entrambi nel parlatoio del carcere. «Non ci siamo detti niente, anche perché non avremmo avuto niente da dirci», ha commentato Francesco Sollecito.
Se da una parte cè chi combatte per dimostrare la propria innocenza, dallaltra cè chi non riesce a trovare un senso a tutta questa storia. È il fidanzato di Meredith, Giacomo Silenzi. Il ragazzo, per bocca del suo avvocato, Massimo Di Bonaventura, ha fatto sapere «di stare meglio, anche se ha trascorso un sabato e una domenica terribili». Lo studente, al secondo anno di Relazioni internazionali, abitava nellappartamento sotto a quello dellomicidio. «Tornerà a Perugia quando si sentirà di farlo - ha detto lavvocato -.
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