Cena sotto le stelle tra Buddha e gelsomini

Bambù e canapa allo Shambala, ex cascina diventata una locanda asiatica

Francesca L. Caetani

Cenare sotto le stelle, tra pergolati, atmosfere orientali, informali o creative. In città si può, rendendo onore a una tavola a base di ingredienti della nostra tradizione, o di quella internazionale, ma sempre doc. Il ristorante Casanova Grill, dell’Hotel The Westin Palace, ha aperto la sua terrazza, tra i gelsomini in fiore e, nell’«Ivory Dinner on the terrace», lo chef Augusto Tombolato propone cucina d’ispirazione mediterranea, piatti della tradizione regionale italiana e proposte creative, come spiedini di pollo in crosta di mandorle e salsa yogurt, croccantino di riso soffice con mousse al cocco, tutto accompagnato dai migliori champagne della maison francese (menù 90 euro a persona, bevande escluse). Il Sophia’s Restaurant dell’hotel Enterprise di corso Sempione, sorpresa di gusto e creatività, piatti leggeri e raffinati, originali anche nella presentazione. Si è spostato nella zona giardino all’aperto, con connotazione orientale, tavolini classici, mise en place con candela, lampade che illuminano dall’alto, menu estivo rivisitato (à la carte, 45 euro bevande incluse). Lo Shambala di via Ripamonti 337 (chiuso il lunedì) è un tempio della socializzazione e del relax, cucina vietnamita tailandese, ex cascina e oggi locanda asiatica con grandi alberi. Ha il sapore delle atmosfere lontane di Paesi che ridondano di spiritualità e aromi. Qui, nel giardino fiabesco, si cena a lume di candela, tra statue di Buddha appena arrivate da Bali, sotto un fogliame fitto che sembra sollevare l’esclusivo spazio a un passo dal cielo. Patio interno, pavimento in legno, piante di bambù, noccioli, salici contorti, canapa e corde.
Piatti all’aperto anche a Le Clochard di viale Tibaldi 1. L’ambiente è informale e la cucina estremamente curata, dove le specialità sono i maxi-taglieri di salumi e formaggi tipici valdostani, serviti con castagne, miele, confetture fatte in casa, ma anche carne alla pietra, risotti cucinati in tanti modi, torta cioccolato e pere o crema al pistacchio. Alla Baia del Sole di via Adige 17, specialità aragoste e pesce fresco, nel dehor marinaro. Due giorni a settimana si può scegliere il menu degustazione «a tutto crudo» o «a tutto cotto», ma anche bourgignonne di pesce misto, con fornelletto, olio bollente e salsine. Si cena nel dehor anche da Exedra in piazzale Cadorna 2, raffinata cucina mediterranea creativa. Per l’estate è stato studiato un menu a 30 euro che comprende salmone affumicato, garganelli spada e olive, granita di caffè con panna, acqua e vino ogni due persone. Al Just Cavalli Café di viale Camoens, meta della gioventù che ama moda e buon cibo, tra le querce secolari del parco Sempione si cena nel giardino «Just Flower Garden», scegliendo anche il menu speciale con 5 proposte a 30-40 euro.
Pont De Ferr in Ripa di Porta Ticinese 55 ha uno spazio aperto sull’isola pedonale. Solo 10 tavoli, con candele, tovagliette in carta paglia. Si mangia con 25 euro (escluso il vino) mixando piatti e specialità, dal foie gras fatto in casa e cotto nel torcione, servito con mostarde e pane caldo a paste fresche, controfiletto di manzo con formaggio di capra, saltato in padella e servito con cipolle rosse di Tropea, tortino di cioccolato fondente Venezuelano, carrello da 30 formaggi e buona cantina di vini. Officina 12, Alzaia Naviglio Grande 12, ha una sala che si affaccia sulla passeggiata e un’altra sul giardino, tra ombrelloni, piante, candele, tovaglie bianche, servizio curato (prezzo medio 30 euro). Nel menu, filetto di tonno scottato, ravioli di fave, risotto alle melanzane, orzo mantecato, pesce, filetto alla griglia, bunnet con amaretti, mousse di cioccolato, pizza e un’ampia carta dei vini.
L’Aurora di via Savona 13, locale stile liberty e cucina piemontese, ha più di 100 coperti all’esterno e, sotto il pergolato, si cena con menu degustazione a 38 euro senza vini, o à la carte, con piatti come il risotto al Barolo e funghi porcini, agnolotti del plìn, rostòn con funghi, bunnet piemontese. Al Beluga in via Vittor Pisani 6, ristorante classico con ampio e suggestivo giardino, lo chef Gaspare Rocca propone piatti che sono un connubio di sapori mediterranei, rivisitata con prodotti regionali e internazionali.

Nel menu, sette antipasti, sette primi e sette secondi, come il gambero marinato nel timo e nell’olio di tartufi sovrapposto a un carciofo stufato alla menta e filo di sedano, mazzancolla al profumo di menta con mousse alla mela verde, fritture di pesce, filetto di fassone al vin santo del Trentino con insalatina tiepida di carciofi.

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