Cenerentola, la fiaba più amata diventa musical

C'era una volta Cenerentola. C'erano tre sorellastre perfide, una matrigna crudele e un principe più azzurro che mai. I protagonisti di una delle fiabe più amate del mondo tornano ancora una volta, vestiti di musica e incantesimi come prevede il copione dei sogni di ogni favola che rispetti il suo cliché. Cenerentola. Il musical con Roberta Lanfranchi nel ruolo della bistrattata eroina e l’italo-canadese Antonio Cupo in quello del principe del lieto fine, in cartellone al Teatro degli Arcimboldi (www.teatroarcimboldi.it) da domani al 22 dicembre, porterà in scena la magia di una storia rivisitata da molti celebri narratori, dai fratelli Grimm a Charles Perrault. Si tratta della versione made in Italy del celebre musical scritto e musicato nel 1957 dal compositore Richard Rodgers e dal paroliere Oscar Hammerstein II, un marchio di fabbrica artistico americano, che firmarono la versione musicale della fiaba per la televisione, con Julie Andrews nel ruolo di Cinderella, a tutt'oggi il programma tv più visto del pianeta con centosette milioni di telespettatori. Una storia, adattata per l'Italia dal regista Massimo Romeo Piparo, che in passato ha già curato la versione teatrale di Jesus Christ Superstar ed Evita, non certo soltanto per bambini, anche se saranno soprattutto loro a subire l'attrazione fatale per la magica atmosfera della favola, invogliati da ingressi a prezzi di favore (chi si presenterà alla cassa accompagnato da due adulti pagherà un biglietto dal prezzo simbolico di 1 euro, fino a esaurimento dei posti promozionali disponibili).

Per ricreare l'atmosfera di questa storia ambientata tra zucche, scarpette, carrozze e topolini, vi saranno anche un corpo di ballo di otto danzatori diretti da Luciano Cannito e le scenografie surreali e meno classiche del solito di Marco Calzavara, contorno ideale per la romantica fiaba che ha nel cast, oltre ai due protagonisti, l’ottimo Giulio Farnese en travesti nel ruolo della perfida matrigna.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica