Cronaca locale

La Centrale sarà la fermata del divertimento

Già oggi offre un ricco calendario di mostre e spettacoli

Gaia Cesare

Una «rivoluzione culturale» la definisce l’amministratore delegato della società «Grandi stazioni», Enrico Aliotti, con una filosofia di fondo: la riqualificazione di un’area che troppo spesso, essendo un luogo di passaggio, è stata collegata a un flusso «mordi e fuggi» e a tratti anche a un degrado che potrebbero ora diventare solo un vecchio ricordo.
La data fissata per la rinascita della stazione Centrale è il gennaio 2008 e tutto è già in movimento per garantire maggiore comfort non solo ai passeggeri ma a tutti i nuovi visitatori. Sì, perché l’investimento di 120 milioni di euro nel progetto per la nuova stazione Centrale non riguarda solo la questione sicurezza, al centro delle cronache di questi giorni, ma la vivibilità dello scalo ferroviario, che conta 320mila passeggeri al giorno, praticamente la somma di due città come Bergamo e Brescia.
Con un’area commerciale che si svilupperà su circa 20mila metri quadrati, distribuiti su tre livelli in spazi finora praticamente inutilizzati (con l’arretramento delle attuali biglietterie, che si sposteranno altrove) la nuova stazione avrà al suo interno un centinaio di esercizi commerciali, ma anche banche, uffici postali, agenzie di viaggi, ristoranti e persino un centro fitness e una cappella. Un nuovo percorso pedonale attraverserà il cuore della struttura per collegare piazza Luigi di Savoia e piazza IV novembre, in modo da far rivivere quei due lati della stazione finora praticamente «morti» e spesso ricettacolo della piccola criminalità milanese.
Sedici tapis roulant, 25 ascensori e montacarichi, porteranno fino ai marciapiedi di testa dei binari, in modo da agevolare anche il trasporto dei bagagli. Ci saranno inoltre due chilometri di guide tattili e 46 mappe tattili per agevolare il percorso dei non vedenti. E infine le iniziative culturali. Già nell’ultimo anno e mezzo la Centrale è stato lo spazio che ha offerto più iniziative, con percorsi didattici che hanno coinvolto 16mila studenti e 1.500 insegnanti.
La società «Grandi stazioni» (gruppo Ferrovie dello Stato) ora rilancia: tra settembre e novembre si potrà assistere a spettacoli teatrali e performance anche fra i binari, lezioni di economia o etologia tenute da sei noti scienziati e conferenze stampa, una delle quali vedrà protagonista Patch Adams, il padre della «comicoterapia».
Un modo, insomma, per cambiare definitivamente la percezione di un’intera area, oggi sotto i riflettori soprattutto per episodi di violenza e degrado.

Fenomeni che restano comunque fra le priorità da combattere per il Comune di Milano e per Grandi Stazioni, che al termine dei lavori metterà in bilancio l’installazione di oltre 500 telecamere, dieci delle quali con tecnologia avanzata «urla e sparo».

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