Lo stile è quella di una convention berlusconiana: tante bandiere logate dallo scudo crociato, palloncini bianco, rossi e verdi, musica ad alto volume e giovani con magliette e felpe con il nome «Casini» a caratteri cubitali. Scelta della location il Teatro della Gioventù, capienza di posti limitata per non avere dei vuoti in sala: alla fine la sala è piena. Sulla regia non si discute, visto che la campagna elettorale ligure è coordinata da Alberto Villa, scelto da Biasotti, Musso e Oliveri per le amministrative dal 2000 allo scorso anno.
Pochi giovani, una platea di anziani nostalgici della vecchia DC e tanti personaggi della politica locale migrati dallUnione al partito di Casini in cerca di una ricollocazione politica. Il primo è quello ufficiale, Rosario Monteleone vicepresidente del consiglio regionale e candidato con buone speranze di elezione. Poi ci sono quelli che «ancora no, ma se le elezioni vanno bene non si sa mai...». Tra la platea si vedono i volti interessati di Vincenzo Vacalebre ed Umberto Lo Grasso, consiglieri comunali a Genova dell«Ulivo». Poi cè il viso di chi proprio non taspetti, Giovanni Battista Pittaluga, assessore regionale al Bilancio della giunta Burlando che con la consueta pacatezza non si scompone: «Seguo i comizi di chi mi interessa, il mio impegno con il centro sinistra è per cinque anni, poi si vedrà» racconta lassessore. Fatto sta che con lUdc è già andato il suo «aficionado» in Regione Luigi Patrone e, se Monteleone non dovesse diventare onorevole, potrebbero far nascere nuovamente il gruppo Udc in Regione. Fantapolitica? Chissà.
Al di là dei movimenti tra i politici locali, larrivo di Casini alle 18.15 (con 45 minuti di ritardo visto che i manifesti lo indicavano alle 17.30)è stato sollievo per gli organizzatori che non sapevano più come far star buona la platea spazientita dal ritardo. Il primo abbraccio sugli scalini del teatro è con Monteleone: «Finalmente abbiamo un candidato di peso», ha scherzato il leader centrista sulla taratura di Monteleone. Quindi si è soffermato sul ricorso elettorale della Dc di Pizza, «faremo 15 giorni di campagna elettorale in più, basta che voi avvisiate mia moglie».
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