Una ceramica per Tangeri

Erika Falone

Ceramiche d'autore per tutti i gusti e per tutte le tasche. É quello in cui ci si imbatte facendo una passeggiata all'interno della Loggia della Mercanzia di piazza Banchi. Dove, fino a domenica prossima, il Lion club «I dogi» di Genova ha organizzato la terza mostra di ceramica artistica d'autore. Un appuntamento che si ripete ormai da tre anni. Che ogni volta coinvolge sempre più artisti emergenti, grandi maestri della regione che gratuitamente devolvono le loro opere al club Lions. Il quale si occupa poi di allestire la mostra e vendere i pezzi. E dell'allestimento in particolare si occupa con grande entusiasmo Anna Gioia Del Fauro, che tra le altre cose è anche promotrice dell'iniziativa. «È una esposizione particolare che si discosta dalle solite mostre di ceramica - spiega la curatrice -. Non c'è il solito piattino, la tazzina La ceramica è tutto un modo a se».
Ecco quindi che la mostra diventa anche un'occasione didattica: chi di ceramica sa poco o niente, può approfittarne per conoscere da vicino questo colorato e variegato modi di fare arte. In cinquecento metri quadri vasi, statuette, piatti e composizioni astratte fanno bella mostra di se, per un totale di settantadue artisti e cinquanta tecniche diverse applicate alla ceramica. Aperta al pubblico già da sabato scorso, la mostra ha già riscontrato un certo successo. C'è chi entra solo per curiosare, ma che poi alla fine ne esce con un regalo di Natale da mettere sotto l'albero. «E poi ci sono anche gli artisti, che sono i critici più spietati - -Ma quest'anno hanno apprezzato molto l'idea e la collocazione».
Ma la mostra dei Lions è anche un contributo alla riqualificazione della zona. E a far vivere la Loggia della Mercanzia di piazza Banchi, spazio culturale polivalente. Spazio che negli ultimi tempi era diventato un po' un'esclusiva per suq arabi ed affini. Il progetto dei Lions propone invece un ritorno alle nostre radici. Chiaramente, come ogni iniziativa Lions, anche questa prevede la raccolta di fondi a scopo di beneficenza. A ricevere il sostegno dei Dogi sarà quest'anno l'«Ospedale Italiano» a Tangeri, in Marocco.

Una struttura che funziona grazie all'opera di due medici, un infermiere e alcune suore francescane che gestiscono un pronto soccorso e un ambulatorio con distribuzione di medicinali, seguendo con particolare attenzione le donne in dolce attesa. Una ceramica che scalda il cuore. Di chi la riceve, e di chi, al di là dal mare, a Tangeri, aspetta un contributo.

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