Ceranesi, gli ex alleati ora si fanno la guerra

Scambio di accuse tra Calorio, sindaco uscente, e Tassistro

Cattolici moderati. Così si definiscono i tre candidati sindaci di Ceranesi che si danno battaglia all'ultimo voto per la poltrona di primo cittadino. Una battaglia segnata da una lunga serie di accuse tra il sindaco dimissionario della Margherita, Omar Calorio, e la lista, denominata semplicemente Ulivo, che sostiene Fulvio Tassistro, anch'esso della Margherita. Il terzo candidato è Salvatore Granvillano (titolare di un rinomato ristorante presso il Santuario di Nostra Signora della Guardia) eletto più volte consigliere comunale sotto l'insegna dello scudo crociato. Granvillano si presenta con la lista Uniti per Ceranesi in una campagna che sembra sempre più caratterizzata dallo scontro Calorio-Tassistro. Uno scontro iniziato nel 2004, poco dopo la conquista del municipio da parte di Calorio. Una vittoria avvenuta col sostegno dello stesso Tassistro e dei due principali partiti di Ceranesi, Ds e Margherita. Un idillio presto degenerato in incomprensioni, dissensi, contestazioni; fino alle insinuazioni e agli attacchi personali. Uno scontro che ha diviso il paese e costretto Calorio alle dimissioni lo scorso 3 febbraio dopo gli abbandoni di diversi assessori e consiglieri di maggioranza (tra i quali lo stesso Tassistro, all'epoca assessore ai servizi sociali).
Una vera e propria defenestrazione di un sindaco che voleva mettere ordine in paese, dicono i sostenitori di Calorio. Un gesto obbligato nei confronti di un primo cittadino arrogante e che non ha rispettato i programmi, si difendono i consiglieri dimissionari che lo scorso novembre hanno anche affisso manifesti in cui chiedevano scusa ai cittadini per aver proposto un sindaco sbagliato. Argomenti riportati nell'attuale programma elettorale di Tassistro che riconduce la crisi (che ha riportato il paese alle elezioni dopo 3 anni) al sindaco che «una volta eletto ha iniziato a stravolgere tutti gli obiettivi del programma elettorale con cui si era presentato agli elettori, perseguendo nuovi obiettivi in maniera confusa, subdola e senza mai un momento di discussione e di confronto». Non basta: «I comportamenti di Calorio hanno gettato nella confusione i consiglieri comunali, i dipendenti e hanno rappresentato un danno per la comunità» spiega il programma di Tassistro che tra le priorità mette manutenzione delle strade, anziani, sicurezza, esercizi pubblici e ambiente (con un deciso «no» all’inceneritore che verrebbe costruito al confine col Comune).
Attenzione alla dignità della persona, un municipio più aperto ai cittadini e più trasparente, sono ai primi posti del programma di Calorio che ha anche importanti progetti per il futuro, come quello di un campo di calcio a 11, o lo spostamento delle scuole dalla Gaiazza al centro del paese. «Progetti da discutere con i cittadini», assicura l'ex sindaco che accusa i suoi diretti avversari di aver trasformato la campagna elettorale in una sorta di referendum pro o contro di lui. Una contrapposizione continua, insomma, che fa il gioco del terzo candidato, Granvillano, che si pone come reale alternativa a Calorio e Tassistro: «Chiunque dei due dovesse vincere, in Comune alla fine andrebbero le stesse persone che hanno governato fino a oggi, e che si sono dimostrate incapaci di lavorare per il bene del paese», dice Granvillano ben intenzionato a raccogliere il malcontento di Ceranesi.

«D'altra parte - incalza il candidato sindaco - le ultime amministrazioni sono state amministrazioni di centro sinistra. Il giocattolo lo hanno rotto loro e ora ci vuole qualcuno che metta a posto i cocci e riponga la palla al centro. Un centro vero, questa volta».

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