Cesare Cremonini torna con un triplo album live

Il cantante ha raccolto la sua lunga storia sul palco che proseguirà con quattro eventi a giugno

Cesare Cremonini torna con un triplo album live
00:00 00:00

Negli occhi dei fan presenti al Teatro Grassi per il suo talk alla Milano Music Week, Cesare Cremonini appare inimitabile. Anche se, volendo fare le pulci, di questi tempi a imitarlo sono in parecchi: esiste contemporaneamente una parodia di Cremonini a GialappaShow e una a OnlyFun, programmi comici di tendenza, e questo è un record per un cantautore se si esclude Adriano Celentano. Ma è di musica che si deve parlare e, dal palco del teatro milanese, l'artista bolognese ha raccontato il suo Cremonini Live25, triplo album che, disponibile da oggi, mette nero su bianco la sua lunga storia musicale declinata in show e musica nell'ultimo tour negli stadi, roba da 600mila biglietti venduti. E di biglietti venduti per il 2026 se ne annunciano ancora molti se si è già a quota 200mila per i 4 eventi attesi nel mese di giugno: a Roma (Circo Massimo, il 6), Milano (Ippodromo Snai La Maura, il 10), Imola (Autodromo Enzo e Dino Ferrari,il 13) e Firenze (Visarno Arena, il 17). A completare il tutto, il disco doppio platino consegnato a Cremonini per Alaska Baby uscito nel 2024: "Sono uno che ogni mattina si alza e sogna spiega Cremonini al suo pubblico e questa è una fortuna". Non solo per motivi di promozione ogni battuta porta lì, sul palco dove, spiega Cremonini, "riesco ad abbandonarmi veramente. Il palco per me è il luogo dell'irrazionalità benefica: c'è travestimento e teatro ma anche condivisione e pericolo. Il rischio delle 50mila persone, di essere sul filo del rasoio tra essere coglione o genio". L'incontro con la gente, spiega il cantautore bolognese, "mi viene da mio padre medico. Lui amava i suoi pazienti e mi ha trasmesso quella roba lì. Da bambino avevo la sensazione che amasse più i suoi pazienti che me, lo seguivo per vedere quella magia dell'incontro con la gente". Oggi fare il cantautore non è facile, dice Cremonini: "Questi sono tempo che derubano, rumorosi sulle cose sbagliate, silenziosi su quelle giuste.

Un tempo i cantautori vivevano in una società che dava valore alle parole. Oggi il rischio è non essere ascoltati. Il guaio di quest'epoca è l'imprecisione. Basterebbe un briciolo di cura per il dettaglio in più. E la gente saprebbe davvero dove sta il bene e dove il male".

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica