Cgil addio, in Sicilia ecco i pompieri «padani»

Circa 80 Vigili del Fuoco pronti a passare al Sin.Pa della Lega: «Contro i sindacati antidemocratici e accentratori di potere»

Dalla Cgil al Sin.Pa, il sindacato padano della Lega Nord. Accade in Sicilia, ad Agrigento, e accade con le peggiori accuse. Lo «scontro aperto» all’interno del sindacato guidato da Guglielmo Epifani e il paventato passaggio al sindacato padano vede protagonisti un centinaio di Vigili del fuoco della provincia di Agrigento, iscritti alla Cgil Funzione pubblica, che si sono ribellati all’elezione del responsabile provinciale, avvenuta, a loro dire, in modo antidemocratico.
L’episodio è stato denunciato da Antonello Di Malta, responsabile Cgil dei Vigili del fuoco di Lampedusa. Inizialmente, nel luglio del 2007, la Cgil di Agrigento, per scelta del suo dirigente, convoca un’assemblea di iscritti per eleggere il segretario provinciale di categoria. Ma nel farlo «dimentica» di invitare gli iscritti di Lampedusa, che per statuto hanno diritto al voto. Nell’isola parte la raccolta di firme per protestare. Il dirigente, di fronte alle vivaci reazioni degli iscritti, ma tenace nel non voler rinunciare alle proprie scelte, trova allora un escamotage, e attraverso l’istituzione di comitati di lavoratori nelle caserme dei pompieri, fa nominare dagli iscritti i delegati, che a loro volta nominano un solo responsabile. In sostanza, a prescindere dal numero degli iscritti, in ogni luogo di lavoro vota un solo delegato. Per fare un esempio, i 50 iscritti di Lampedusa hanno cinque delegati ma un solo responsabile, e Licata, con tre soli iscritti, ha ugualmente un responsabile. In questo modo, afferma Di Malta, la volontà degli iscritti e il loro voto vengono vanificati con un trucco.
Di Malta non ha dubbi: «Il voto doveva essere concesso a tutti gli iscritti e non ai soli responsabili. La scelta ha un solo scopo: gestire il potere a proprio piacimento». Il sindacalista è duro: «Siamo stufi di questa mafia sindacale, di dirigenti che invece di ascoltare l’indirizzo del lavoratore impongono le loro scelte per fini personali. Aspettiamo fiduciosi un intervento dai palazzi sindacali di Roma per porre fine a questi atti antidemocratici».
Ma in attesa delle risposte e del pronunciamento della Commissione di garanzia, Di Malta annuncia: «Abbiamo aperto un dialogo con il Sin.Pa attraverso la neoeletta senatrice di Lampedusa Angela Maraventano. Ottanta iscritti alla Cgil della provincia di Agrigento sono pronti a passare al sindacato padano. È arrivata l’ora che questi accentratori di potere la smettano di usare il sindacato a proprio vantaggio e a discapito dei lavoratori».
I delegati della provincia di Agrigento che compongono i comitati degli iscritti alla Cgil Vigili del fuoco, rappresentano l’80 per cento nei propri posti di lavoro e il 50 per cento dei delegati di tutta la provincia. E anche loro parlano di «voto mortificato» e affermano: «È gravissimo e provocatorio il comportamento della Funzione pubblica Cgil di categoria poiché, malgrado abbiamo chiesto con diversi documenti l’elezione attraverso l’assemblea di tutti gli iscritti, si ostina a percorrere una soluzione contro la volontà democratica dei lavoratori».

E infine aggiungono: «La nomina del coordinatore di categoria dei Vigili del fuoco di Agrigento attraverso i soli responsabili dei distaccamenti porterà, nostro malgrado, alla cancellazione di più di 70 lavoratori poiché è avvenuta attraverso un’elezione non democratica ma soprattutto un sindacato non democratico».

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