Riceviamo dalla Cgil in merito allo sciopero che ha bloccato luscita del Corriere della Sera:
Per amore della verità i passaggi effettuati dalla Cgil aziendale allinterno di Rcs con leditore e le direzioni politiche di Corriere e Gazzetta sono qui sotto riportate. Come si potrà leggere, nessuna manovra, nessuna alchimia, ma solo alta adesione allo sciopero, diritto di ogni lavoratore. Consideriamo che nei precedenti scioperi dei giornalisti, dove il personale poligrafico veniva posto in cassa integrazione oltre a perdere parte del salario, a nessuno di noi è mai venuto in mente di scrivere che così si ledeva il diritto di informazione.
1) La categoria Slc ha deciso, difformemente alle volte precedenti, di non esentare dallo sciopero gli iscritti alla Cgil del settore. La differenza a macchia di leopardo da quotidiano a quotidiano è regolata dal numero di iscritti alla nostra organizzazione.
2) La categoria non è stata esentata perché la gravità dei contenuti della finanziaria e le norme dellarticolo 8 richiedevano la più ferma risposta da tutto il corpo della Cgil.
3) La Cgil interna ha comunicato allazienda e ai direttori che, al netto degli aderenti allo sciopero, rispettando contratto e accordi interni lazienda poteva editare il numero di pagine e, in base alle adesioni nei centri stampa, il numero di copie possibili.
4) Lazienda, dopo aver verificato che oltre agli iscritti alla Cgil si erano aggiunti non iscritti e iscritti ad altri sindacati, ha comunicato ai direttori quello che era possibile fare (pochissimo in termini di pagine e di copie).
5) I direttori di Corriere e Gazzetta, valutato le scarsissime risorse a disposizione, rinunciavano ad editare le testate.
6) Mi pare palese che una volta comunicato a tutta la categoria la partecipazione allo sciopero non era più possibile per la categoria stessa un passo indietro.
Fulvio Matarese
Cgil Corriere della Sera
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