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Chailly: "Con la Scala ho ancora grandi progetti"

Visibilmente emozionato il maestro Chailly che, nonostante il momento non semplice e le repliche di un'opera davvero impegnativa ancora in calendario, non ha voluto mancare all'evento organizzato per lui al Principe di Savoia

Chailly: "Con la Scala ho ancora grandi progetti"
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"Con la Scala e con il sovrintendente Fortunato Ortombina abbiamo grandi progetti che vanno ben oltre il mio mandato che scadrà nel 2026". È più la dichiarazione di una corrispondenza di amorosi sensi che la promessa di un impegno di lavoro quella che offre il direttore artistico Riccardo Chaily mentre riceve il "Premio alla carriera" degli Amici della lirica della presidente Daniela Javarone. "In tanti anni - assicura - è solo il terzo grande direttore a cui assegniamo un tale riconoscimento. E del resto noi appassionati di musica lo osservavamo già da quando guidava la Verdi. Ma dopo questa meravigliosa Lady Macbeth interpretata per la Prima di Sant'Ambrogio in cui Chailly si è superato con un'esecuzione vicina alla perfezione e un'orchestra straordinaria, non era possibile non premiare un'eccellenza che ci rende così orgogliosi".

Visibilmente emozionato il maestro Chailly che, nonostante il momento non semplice e le repliche di un'opera davvero impegnativa ancora in calendario, non ha voluto mancare all'evento organizzato per lui al Principe di Savoia. E con grande empatia e l'ironia propria dei grandi, dopo aver ascoltato la sua laudatio, ha voluto ricordare come parlando di lui, non ci si debba limitare a ricordarne il rigore e la grande professionalità, ma anche "una parte molto scomoda del mio carattere". Perdonabile, del resto, a chi già a vent'anni arrivò alla Scala come assistente di Claudio Abbado e oggi ne ha indubbiamente scritto più di una pagina di storia. "Il direttore d'orchestra - ha spiegato - ha le sue idee, ma ha bisogno di un grande teatro come la Scala che corrisponda ai suoi progetti. Come è stato con la grandissima avventura di questa Lady Macbeth di Shostakovich oggi in scena".

Ad applaudirlo, oltre al direttore del Principe e gran cerimoniere Ezio Indiani, il sovrintendete Ortombina, gli scaligeri Paolo Besana e Paolo Gavazzeni, Raffaella Curiel, Lanfranco Li Cauli direttore del "Piccolo Teatro", Carlo Capasa e Mario Furlan con i suoi City Angels.

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