Champion League La Roma sfida il Cluj e il gelo transilvano

nostro inviato a Cluj

Il casuale incontro ai controlli di sicurezza di Fiumicino tra Luciano Spalletti e l’ex Django Franco Nero dà quasi un sapore da western alla sfida di Cluj. Peccato che l’attore sia diretto a Tunisi e non in Romania. Dove la Roma si gioca grosse chance di qualificazione agli ottavi di Champions nel gelo transilvanico. Marcano visita Panucci, Cicinho (giocherà Cassetti e dall’altra parte probabilmente Tonetto) e nell’allenamento di rifinitura anche Vucinic, che resta in dubbio per un forte raffreddamento. Una circostanza che guasta i piani di Spalletti, pronto a confermare la squadra di domenica scorsa, con il solo innesto di Perrotta. Invece spazio a Totti-Baptista, la nuova coppia dei sogni giallorossi. In casa romanista si respira comunque ottimismo. Soprattutto tra i brasiliani, chiamati a una dura serata con il clima gelido dei Carpazi. «Il peggio è passato, ora va tutto meglio – dice la Bestia, tre gol nell’ultimo allenamento di ieri sera -. Sono rimasto colpito dall’entusiasmo che mi hanno trasmesso i tifosi della Roma. Il loro affetto è travolgente, mi riconoscono tutti per la strada e mi fermano per gli autografi. Sensazioni, queste, che non ho provato neanche a Madrid. A Cluj farà freddo, ma sono abituato a giocare su campi pesanti, ho disputato tante gare in Champions».
«Sono d’accordo con Baptista, aggiungo per ora solo per scaramanzia – dice il portiere Doni -. Basterà dare continuità agli ottimi risultati ottenuti in queste ultime giornate e l’operazione sarà completa. Una cosa è certa, la Roma è tornata. Ma la svolta è arrivata con il Chelsea, poi abbiamo giocato bene con il Bologna ma siamo stati sfortunati. Il derby ci ha dato la carica giusta per andare a Lecce e giocare un partita meravigliosa. La gara con il Cluj? Non sarà facilissima, ma possiamo vincere. La cosa che mi spaventa di più è il clima, cercherò di adattarmi anche a questa circostanza».

L’infortunio alla testa rimediato a Bologna è quasi dimenticato. «Il taglio si sta rimarginando e d’ora in poi non dovrò mettere neanche il cerotto». Un piccolo episodio rallegra gli scaramantici: Mexes ha ritrovato l’orecchino perso giorni fa in allenamento. E l’umore cresce.

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