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Champions: per i bookie il Barcellona va giù e sale il Chelsea di Ancelotti

I bookie iniziano a cambiare rotta dando sempre più fiducia al Chelsea: per alcuni operatori i Blues hanno scavalcato i catalani in lavagna, 5,00 e 5,25 le rispettive offerte, per altri le due squadre si giocano alla pari a quota 5,00.

Un turno di coppa ti cambia la vita.
Il Barcellona si blocca di nuovo contro il Rubin Kazan e perde quota. Ora per gli uomini di Pep Guardiola la situazione è delicata, il rischio di rimanere fuori è reale. La vittoria dell'Inter contro la Dinamo ha messo il club catalano nei guai, per passare il turno e difendere il titolo conquistato l'anno scorso a Roma, il Barca deve ad ogni costo vincere le ultime due partite, contro Inter e Dinamo. Il pareggio di Kazan contro il Rubin ha mostrato i problemi del momento, il gioco rimane brillante, ma i blaugrana si trovano sempre in difficoltà a concretizzare davanti ad una squadra bene organizzata, con una difesa sprangata. I catalani sono parsi anche affaticati, soprattutto nel secondo tempo, e Messi sembra non avere ancora ritrovato la forma giusta.
In realtà questo momento difficile Guardiola lo aveva previsto, sta tarando la squadra sulla finale di coppa Intercontinentale, l'unica targhetta che manca per entrare nel firmamento delle più grandi di sempre. Ma i bookie a queste cose non pensano e iniziano a cambiare rotta dando sempre più fiducia al Chelsea: per alcuni operatori i Blues hanno scavalcato i catalani in lavagna, 5,00 e 5,25 le rispettive offerte, per altri le due squadre si giocano alla pari a quota 5,00. Sembrano queste al momento le due grandi d'Europa e Carlo Ancelotti si conferma sempre più uomo da Champions: «Questo Chelsea è una squadra affidabile che non è stata costruita quest'anno e che da tanti anni lotta ai vertici, con giocatori molto bravi. La competitività in Europa è aumentata. Il Milan ha fatto risultati importanti, vincendo a Madrid, con la possibilità di qualificarsi in un girone difficile.

Per come era partito, ha fatto davvero un lavoro alla grande. I rossoneri, orfani di Kakà, hanno trovato il loto nuovo idolo, che è Pato»

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