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Ma che bella la festa del Sic

Un sorriso di 6000 persone ha reso omaggio al campione nel giorno del suo 25esimo compleanno. Sgrilli: "Marco si era già immaginato un evento così. Questa festa è stata come una brioche salata:dolce ma con un retrogusto amaro"

Ma che bella la festa del Sic

Come in ogni festa che si rispetti, prima il regalo: ed eccolo, dunque, di mattina, il palazzetto dello sport di Coriano intitolato a lui, a Marco Simoncelli che ieri ha compiuto 25 anni. E che si scriva e dica “ha compiuto” e “non avrebbe compiuto”. Perché la magia che accompagna la storia di questo campione sfortunato e della sua famiglia con una marcia in più, è una magia che dice e riafferma una cosa su tutte: Marco è vivo dentro noi. E lo sarà per sempre. Ecco perché ieri, prima della festa, oltre al primo regalo ne è arrivato un altro a suo modo buffo e tenero e però anch’esso incredibilmente significativo: la decisione di dare il numero 58 alla linea bus che collega Rimini a Coriano.

Cose da Sic, dunque, cose del suo mondo. Poi ecco, finalmente la festa con seimila invitati e il 105 Stadium forum di Rimini pieno come mai. Biglietti esauriti, biglietti a pagamento per tutti, anche per vip, personaggi, media accreditati perché c’era da festeggiare il Sic e c’era da far del bene aiutando la Fondazione intitolata al campione, “Simoncelli 58” si chiama. 

E’ stata davvero una bella festa quella di Marco, c’erano i suoi colleghi e rivali in pista, c’era Andrea Dovizioso, c’era Mattia Pasini, c’era il suo amico motociclista più caro, il suo punto di riferimento, c’era Valentino Rossi. E poi gli artisti di Zelig che hanno condotto lo show fino a tarda sera, uno spettacolo sapientemente diretto dal comico Sergio Sgrilli. "Marco si era già immaginato un evento così per il compleanno e infatti mi aveva chiamato per organizzarlo – dirà Sgrilli – Ed è veramente strano fare la festa senza il festeggiato, è come gustarsi una brioche salata, dolce ma con un retrogusto amaro".

E con questo gusto dolce amaro in bocca, Giuseppe Giacobazzi ha aperto la festa del Sic, un omaggio proseguito con i Fichi d'India (solo Bruno “è la prima volta che salgo sul palco senza Max… è a casa malato…”), Mancio e Stigma, Paolo Migone, Baz, tutti sul palco per lui, il campione, e per lei, la sua famiglia, papà Paolo, mamma Rossella, la sorella Martina. Una famiglia di corsa, una famiglia salita sul palco alla fine assieme alla fidanzata Kate e a quel punto papà Paolo non ce l’ha fatta più e si è commosso e gli occhi si sono fatti lucidi e le lacrime hanno stretto il cuore dei seimila. Già, le lacrime.

L’intera serata è trascorsa così, ridendo fino alle lacrime per le trovate dei comici e cercando inutilmente di trattenerle pensando al Sic. 

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