Cultura e Spettacoli

Ma che "Colpo di genio" traslocare su Raiuno

Da martedì i due presentatori alla guida del programma sugli inventori. A ottobre la Ventura farà Miss Italia e il Musichiere

Ma che "Colpo di genio" traslocare su Raiuno

Milano - Lei non li chiama «colpi di genio», ma «colpi di culo». Ben prima che scoppiasse lo scandalo Vallettopoli, si è elegantemente defilata dal clan di Lele Mora che ha travolto molte soubrette dello spettacolo. E prima che il presidente della Rai Petruccioli, anche se solo a parole, decretasse la morte la morte dei reality show (e della Raidue che ci ha costruito sopra il suo palinsesto), è volata a Raiuno. La sostanza è che, dopo un periodo di crisi nella vita privata e di qualche tonfo nella carriera, Simona Ventura è tornata in gran forma. E si appresta a fare il vero sbarco sulla rete ammiraglia. Il debutto è martedì, in prima serata, insieme a Teo Teocoli, con il programma intitolato, appunto, Colpo di genio, un talent show che mette in gara una serie di inventori: il pubblico decreta il migliore, che si porta a casa 40mila euro, insomma il vecchio programma I Cervelloni, riveduto e corretto.
Ma, per SuperSimo, la fabbrica di idee è solo il primo degli impegni presi con il primo canale. Dopo una contesa tra Raidue e Raiuno durata settimane, alla fine ha prevalso la rete più importante: a settembre la showgirl sarà alla guida di Miss Italia e a ottobre del Musichiere, lo storico programma Rai rimesso a nuovo. Poi, ma qui si va nel campo delle ipotesi, ci potrebbe essere anche Portobello, pure questo rivisto e corretto, nel 2008 (che però potrebbe anche essere affidato a Carlo Conti). Su Raidue manterrà la conduzione di Quelli che il calcio, mentre l’Isola passerà nella mani di Monica Leofreddi.
«Sì, finalmente questo parto è riuscito - ha commentato ieri la Ventura, alla presentazione del nuovo show che sarà in diretta dagli studi di via Mecenate a Milano - Erano anni che il direttore Del Noce mi chiamava: ora ci siamo riusciti». Ed è ben conscia della sfida che l’aspetta, dopo le dure critiche subite per il mal riuscito game Le tre scimmiette e per il suo Festival. «Il primo - ricorda - era stato preparato in poco tempo, Sanremo solo in un mese e mezzo. Ora non ho più scuse».
Tra i colpi di genio passati per la testa della presentatrice, quello di avere al suo fianco Teo Teocoli. Erano anni che i due si rincorrevano tra vari programmi senza più ritrovarsi (fecero insieme Mai dire gol, Scherzi a parte e Il Boom). A Teo è affidato, come nel suo stile, il ruolo di incursore: già ha annunciato l’imitazione del ballerino Roberto Bolle. «Ma farò anche Gianfranco Funari, in mutande, su un lettino dello psichiatra, così gli do pure il lancio per la sua nuova trasmissione Apocalypse Show». Teocoli, in realtà, in queste settimane sarebbe dovuto andare in onda con il suo one-man-show, rinviato (se mai si farà) da Del Noce a data da destinarsi, dopo la lite con il Clan di Celentano. «Sono sereno - ha spiegato Teo - È complicato realizzare quel programma perché è difficile reggere tre ore di show da solo, se si troverà una formula con una prima serata più corta, forse riusciremo a farlo». «Ho simpatia per Del Noce - ha scherzato - è speriamo di accontentarlo, perché se è felice lui, sono felici tutti».
Intanto, per il debutto di Colpo di Genio, si alzano i primi scontenti. I vecchi autori dei Cervelloni, un suo conduttore, Giancarlo Magalli, e il Codacons fanno notare l’assurdità dei vertici Rai di affidare e, dunque pagare, a una società esterna, in questo caso la Endemol, un programma di cui già la Tv di Stato deteneva i diritti, anzi prodotto in casa dal ’94 al ’98. I vertici Rai e Paolo Bassetti della Endemol rispondono che «la Tv di Stato non paga alcun diritto per l’acquisto del nuovo format (che è norvegese), ceduto gratuitamente alla Rai dalla società di produzione stessa». Ugo Porcelli, uno degli autori de I Cervelloni, non richiamato per questo show come invece è stato fatto per lo scrittore Federico Moccia, lamenta «la mancanza di fair play da parte dell'azienda. Viene protetto soltanto chi appartiene alle lobby.

Ormai è tutto appaltato a Ballandi, Endemol, Magnolia e pochi altri».

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