Seguo un telegiornale e ad un certo punto trasmettono una breve parte di un monologo del comico Benigni. È veramente un comico ma di bassissima qualità e pochissimo rispetto per chiunque. Riflettevo sugli argomenti trattati e del come questi sono enunciati, ma la cosa sconcertante è nel vedere come, parlandone, Benigni si senta così superiore agli stessi argomenti, come se l'essere un comico gli desse una patente di censore e moralista dei costumi della società.
L'ironia e la satira che dovrebbe contraddistinguere, appunto, i comici di livello, qui non sono manifestate, ma si volgarizza la notizia e la si strumentalizza per schierare la critica e il lato ridicolo solo per faziosità politica e di parte. Si lamenta, nel suo spettacolo, del fatto che non essendoci più Berlusconi al governo, i comici non hanno più argomenti, non hanno più materiale su cui elaborare battute e macchiette. Il comico che (...)
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