Alberto Toscano
da Parigi
«Basta, ho 65 anni e ho una gran voglia di cambiare!», dice Alain Senderens, mostro sacro della gastronomia francese e patron del ristorante parigino Lucas Carton, nell'annunciare la sua scelta rivoluzionaria: dal prossimo settembre trasformerà in senso «democratico» una delle tavole più chic d'Europa, in cui oggi la gente fa la coda per spendere 400 euro a pasto. Gente distinta e potente, che a Senderens comincia a non dire più granché : «Ho voglia di giovani!», confessa con quello stesso piacere per la trasgressione che una trentina d'anni fa lo ha spinto a buttarsi nella «nouvelle cuisine», sfidando le immense porzioni di trippa grazie a tre scampi scorticati, intenti a danzare nudi in un piatto trasformato in tavolozza, con salsine multicolori disposte ad arte dai Matisse del fornello.
La Francia di oggi è piena di gente che dubita della propria società e che si scandalizza per l'aggravarsi di problemi come la disoccupazione. Per Alain Senderens, il patriarca della cucina d'Oltralpe, non è possibile vivere come se fossero tutti ricchi. Occorre aprirsi di fronte alla realtà e proporre ai clienti piatti meno ambiziosi, riducendo i prezzi da 400 a 100 euro. Di trippa buttata nel piatto alla rinfusa non si parla neanche perché alcune scommesse della «nouvelle cuisine» non vengono affatto rinnegate. L'idea è quella di proporre a Lucas Carton piatti semplici e genuini. Per esempio il pesce azzurro, che in mani esperte può diventare un autentico capolavoro.
Giocando la sua nuova scommessa - abbassare i prezzi per aprirsi alla società reale - l'uomo simbolo dei ristoratori parigini sa di rinunciare a guadagni fin troppo facili, che per lui hanno smesso di costituire uno stimolo o una sfida. Di quattrini ne ha già messi da parte fin troppi e il suo nuovo sogno è quello di convertire le giovani generazioni alla religione del gusto, partendo dal palato per arrivare al cuore. Alain Senderens sa benissimo che le rivoluzioni hanno un costo: l'inflessibile Guida Michelin, che ha finora gratificato Lucas Carton con la menzione massima delle «tre stelle», è quanto mai indispettita. Poco importa, dal punto di vista del re dei ristoranti di lusso. Anzi, Senderens vuol denunciare la liturgia delle «stelle», che inchioda i ristoratori a una disciplina stressante nel timore che l'emissario di una guida gastronomica si nasconda dietro la barba finta di un cliente dall'aria inoffensiva. Negli ultimi anni tra i grandi cuochi francesi ci sono stati casi di esaurimento nervoso e persino un suicidio. «Io - dice il patron di Lucas Carton - sono stanco di correre dietro il mio ego: l'ho nutrito fin troppo!». L'idea di rinnegare l'ego per pensare a se stessi sarebbe piaciuta a Freud, soprattutto se accompagnata dalle triglie in crosta di sale o dalla lepre al cacao e al pepe cinese, che sono alcune delle specialità del ristorante di Place de la Madeleine.
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