Mi rivolgo al signor Sallusti, al signor Feltri, al signor Ferrara.
Non capisco perché un governo debba andare a casa quando una piccolissima percentuale dei suoi eletti in Parlamento non si trova più daccordo con le iniziative adottate dai ministri, e dai parlamentari che reggono il Governo.
Questa piccolissima percentuale di deputati che non si trova più in accordo con i colleghi che siedono al Governo (e in Parlamento) ha diritto e dovere di manifestare il proprio pensiero (come pure noi Elettori) e se non si trova più daccordo con i colleghi di partito che risiedono in Parlamento e al Governo deve lasciare il posto in Parlamento, ai primi non eletti dello stesso partito e/o assemblaggio politico.
Questo, finché il Popolo Sovrano (e solo il Popolo è Sovrano) non annulla lespressione di voto che alle ultime elezioni è stata scelta, ovviamente con nuove consultazioni.
È troppo comodo farsi eleggere e poi, a cose fatte, a Governo in funzione, - che naviga in mezzo alle tempeste - uscirsene con un semplice: «Basta, non gioco più, rimango in Parlamento, ma mando a casa il Governo», e ancora «faccio sostituire questo Governo con altro Governo non eletto dal Popolo» ma magari voltu da qualcun altro.
Mi sembra che siamo fuori.
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