Caro dott. Granzotto, vedo che da tempo lei ha sposato (nel senso di sostenere) la causa dellenergia atomica. La cosa è molto strana quando già da tempo autorevoli esperti della materia sostengono il contrario. In ogni modo si sa che troppi problemi concorrono alluso di tale energia, per non parlare di certi gravi rischi. Infatti, non è un caso che nessuna assicurazione al mondo stipuli una polizza assicurativa con chi vuol costruire una centrale atomica. Ma dico io, con tutto ciò che ci offre madre natura perché non si fa buon uso dellenergia geotermica, che è sicuramente più conveniente e sicura dellenergia atomica?
Como
Ci sarebbe anche lalternatore a pedali, caro Croce. Convenientissimo e ultrasicuro (al massimo, un crampo). Si fa così: si mette la bicicletta sul cavalletto assicurando alla ruota posteriore una dinamo. Si sale poi in sella e pedalando a tutta birra si produce energia. Poca, magari il minimo necessario per ricaricare - in dieci, quindici ore di sfacchinata - la batteria del telefonino. Però è energia pulita (senza contare che aiuta a buttar giù la pancia). Scherzi a parte, ma è davvero convinto che il complesso umano e industriale del XXI secolo possa esser mandato avanti con le così dette energie alternative? Ce la vede, lei, la Fiat che alimenta altiforni e catene di montaggio, presse e robot con lenergia geotermica o eolica? «Sono favorevole ai pannelli solari domestici. Tutto ciò che diminuisce il nostro consumo è utile» ha recentemente dichiarato Ian McEwan, guru riconosciuto e rispettato degli ambientalisti e della sinistra liberal, «ma davvero non credo che riciclare bottiglie possa tirarci fuori da questa situazione. E nemmeno essere virtuosi». La civiltà, ha aggiunto McEwan, ha bisogno di unaltra fonte di energia e non abbiamo che il nucleare «che possa far funzionare le nostre città in una notte senza vento in febbraio» (condizioni che tagliano fuori solare, eolico e geotermico).
Nessuno azzarda a mettere in discussione il ricorso ai pannelli solari per produrre lacqua calda necessaria in casa. Saranno quarantanni che li si installa in tutto il mondo e sempre con risultati soddisfacenti. Un po meno ne dà il geotermico usato per il riscaldamento e che ha bisogno dellaiutino fornito dai caminetti o da qualche stufetta elettrica. Però se dinverno uno è disposto a vivere in ambienti con temperatura sui 10 gradi, va benissimo. Leolico, molto di moda e, come abbiamo letto, oggetto di interesse della malavita organizzata, oltre a essere ingombrante e rumoroso ha il difetto di non accumulare lenergia. Te la fornisce quando tira il vento. E può tirare alle tre di notte, quando dellenergia ne fai a meno e non tirare alle otto del mattino, quando ne avresti bisogno per sbarbarti col rasoio elettrico. È evidente che solo uno sconsiderato alimenterebbe il suo frigorifero con leolico: basta una lunga panna di vento e il contenuto andrebbe a finire direttamente nella pattumiera.
Lalternativa al petrolio è dunque una sola, caro Croce: il nucleare. Lei dice che potrebbe indicarmi stuoli di «autorevoli esperti» che affermano il contrario, sostenendo che latomo non risolverebbe il problema. Io gliene potrei indicare il doppio che sono invece dellidea opposta. Sono 447 le centrali attive nel mondo, sparse in 31 nazioni. 172 solo in Europa. In costruzione ve ne sono 32 di nuove. Ed è noto che noi già immettiamo in rete lelettricità prodotta col nucleare, importandola dalla Francia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.