Chi vuole fischiare può restare a casa

C'è un tempo per ridere, c'è un tempo per piangere, ora è il tempo per tifare, ora è il tempo per urlare il nostro amore.
Scusate la «biblicità» della frase, ma il momento impone riflessioni ad alto contenuto morale, perché per noi la Samp è una fede, quindi come impone una qualsiasi religione, prendere o lasciare, vivere o morire, credere o non credere, e noi abbiamo scelto di credere a prescindere «dalla Rivelazione».


Ed è con questo spirito da Riccardo cuor di leone che ci apprestiamo a vivere la domenica («Ogni maledetta domenica» mi vien da dire) più importante dell'era garroniana, già sarà il discrimine fra l Inferno e il Paradiso, fra il riso e il pianto, fra la gioia e il dolore! Così prego tutti coloro che hanno anche una sola goccia di sangue blucerchiato nelle vene, di indossare indumenti blu bianco rosso nero, di tirare fuori dall'armadio sciarpe e bandiere, di rispolverare antichi spiriti guerrieri e di recarsi allo Stadio Luigi Ferraris Domenica 2 aprile intorno alle ore 15,00: lì si combatterà per la nostra maglia!
Se qualche malintenzionato simpatizzante, fischiatore, loggionista, insomma uno di quelli che «mi ghe vaggu se vinçan», avesse una minima idea di venire a vedere la nostra maglia, bè spero che la sua idea rimanga proprio minima e scelga una bella gita fuori porta a Levante o a Ponente in compagnia della Settimana Enigmistica: per i processi il primo giorno utile è dal 15 maggio in poi…

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