Chinatown, a rischio il trasloco ad Arese

Continuano ad essere tesi i rapporti tra i commercianti di via Paolo Sarpi e le istituzioni che stanno lavorando per il trasferimento delle attività all’ingrosso ad Arese. Dall’incontro che si è svolto ieri al Pirellone, incontro sollecitato dal sindaco Moratti, infatti, cui hanno partecipato oltre a Regione e Comune, una delegazione ristretta dei rappresentanti dei commercianti cinesi, la Prefettura e i proprietari dell'area di Arese, sembra che i commercianti cinesi continuino a fare resistenza al trasferimento. «A seguito dell'ultimo incontro svoltosi al Palazzo della Regione lo scorso 15 giugno - spiega la nota diffusa dalla Regione - in cui i commercianti cinesi si erano assunti l'impegno di procurare nell'arco di pochi giorni un elenco dettagliato delle attività attuali da rilocalizzare con tutte le implicazioni (dimensioni, tipo di attività, movimentazione merci, numero di persone) e nonostante numerose sollecitazioni nelle scorse settimane da parte della Regione, si è preso atto che tale impegno non è stato ancora rispettato».


Ad accelerare i tempi e a mettere in chiaro, una volta per tutte, le condizioni dell’accordo tra Comune e cinesi, è intervenuto il vicesindaco Riccardo De Corato: «martedì è il limite ultimo per presentare l’elenco delle 357 attività all’ingrosso interessate dal trasferimento - dichiara secco il vicesindaco al termine dell’incontro - mentre entro 10 giorni il limite per restituire alla Regione i questionari compilati con i dettagli dei singoli esercizi. Se i cinesi non rispettano i termini - conclude De Corato - la questione per il Comune è chiusa».

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