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Choc fra i cristiani per il delitto di Taizé

Il fondatore della comunità religiosa è stato pugnalato da una donna: «Volevo attirare la sua attenzione». Il dolore del Papa

Choc fra i cristiani per il delitto di Taizé

Alberto Toscano

da Parigi

L’Europa intera ha reso omaggio alla memoria del suo personaggio simbolo per quanto riguarda il dialogo interreligioso: Fratello Roger, al secolo Roger Schutz, fondatore della celebre comunità cristiana di Taizé, nella Francia meridionale. Fratello Roger, 90 anni, è stato pugnalato da una squilibrata mentre stava pregando nella chiesa della comunità in occasione della funzione serale di martedi. È stato sottoposto a cure immediate, ma i medici non hanno potuto salvarlo anche a causa della sua età avanzata. Il religioso - un protestante di origine tedesca, nato in Svizzera e residente in Francia - ha sempre fatto dell’unità dei cristiani un fondamentale obiettivo della sua esistenza ed era divenuto un emblema di buona volontà e di coraggio.
Un omaggio particolarmente emozionato a Fratello Roger è venuto ieri dal Papa. Parlando a braccio, in occasione dell’udienza generale settimanale a Castelgandolfo, Benedetto XVI ha detto d’essere rimasto sconvolto «dalla notizia tristissima» della morte del fondatore della comunità monastica interreligiosa di Taizé. Il Pontefice ha anche rivelato d’aver ricevuto «proprio ieri (martedì, ndr) una sua lettera tanto commovente». Altri omaggi alla memoria di Fratello Roger sono venuti dalle massime autorità politiche e religiose di vari Paesi europei.
Nel 1940, l’anno della fondazione della comunità, Roger aveva a Taizé una semplice casa, ma subito cominciò a dare ospitalità ai rifugiati, che avenano patito sulla propria pelle e nei propri sentimenti le conseguenze della guerra. Oggi a Taizé vivono stabilmente cento religiosi cattolici e protestanti di 25 nazionalità diverse. In continuazione i pellegrini, soprattutto giovani, raggiungono questa località per compiere un’esperienza di vita e di fede che molti di essi definiscono come «formidabile». In occasione delle principali festività, si riuniscono a Taizé folle provenienti da ogni parte d’Europa. Ed enorme è stata l’emozione destata a Colonia, alla Giornata mondiale della gioventù, dalla notizia della morte di Fratello Roger in condizioni tanto drammatiche. Successore di Fratello Roger come responsabile della comunità di Taizé è Fratello Alois, un monaco cattolico tedesco di 51 anni, precipitosamente rientrato ieri da Colonia. È stato lo stesso Roger a scegliere otto anni fa in Alois la persona destinata a proseguire la sua opera.
La magistratura e la polizia francesi hanno ricostruito nei dettagli l’aggressione. Una donna romena di 36 anni, che si trovava ospite a Taizé, ha acquistato lunedì nella località di Cluny il coltello con cui ha poi infierito sul religioso assorto in preghiera. Un’azione premeditata, quindi, anche se la donna ha detto al magistrato Jean-Louis Coste che la sua intenzione non era quella d’uccidere, ma di «attitare l’attenzione». L’assassina ha precisato che voleva «parlare a Fratello Roger», ma che ha perso la testa non essendo riuscita ad arrivare al suo scopo «perché c’era sempre tanta gente intorno a lui». Il magistrato ha commentato: «Credo ci sia un problema psichiatrico, anche se la donna mi pare sana di mente». Dunque ha ordinato una perizia, oltre all’autopsia. Il corpo del religioso sarà esposto nella chiesa della Riconciliazione, alla comunità evangelica di Taizé, da oggi a martedi prossimo, quando si svolgeranno i funerali.

Si prevede che una folla di migliaia e migliaia di persone arrivi da tutta Europa per assistere alla cerimonia.

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