RomaGli ingredienti sono sempre gli stessi: la donna rancorosa, laccusa dellEspresso, il pezzo grosso del Pdl, lo spiffero nel palazzo di giustizia. Risultato: un altro piatto tossico buttato sul tavolo della politica. Il boccone al veleno questa volta è per Fabrizio Cicchitto, capogruppo dei deputati azzurri, che ha già annunciato di voler querelare il periodico debenedettiano. Secondo il settimanale oggi in edicola, Cicchitto sarebbe iscritto nel registro degli indagati nellambito di uninchiesta sulla sanità in Abruzzo.
Tutto parte dallira funesta di Maria Maurizio, ex moglie del deputato abruzzese Sabatino Aracu. La quale, dopo la separazione, scrive un infuocato memoriale al procuratore di Pescara Nicola Trifuoggi. La donna accusa il marito di avere corrotto funzionari pubblici per mettere a segno i suoi affari privati. Aracu sarebbe quindi sotto inchiesta con accuse che vanno dalla tentata concussione al peculato allassociazione per delinquere. In sostanza avrebbe preteso tangenti dai baroni della sanità privata regionale. Non solo: secondo la donna il marito avrebbe preso soldi per inserire candidati nelle liste forziste al Senato. Una parte del denaro, poi, sarebbe finita nelle mani di Fabrizio Cicchitto.
Immediate le repliche degli interessati. Per Aracu «è una vicenda che mi lascia sconcertato, e che ha dietro solo lodio di una donna che sente di aver perso tutto, che purtroppo finora non ho mai voluto attaccare, perché è la madre di mia figlia. Mi ha fatto stalking per anni, è stata seguita in psicoterapia per anni per tanti problemi. Quello che è grave - conclude lonorevole - è vedere che un giornale possa scrivere tutte queste cose senza neanche consultarmi. Lunica voglia che ha questa donna è distruggermi, come un kamikaze».
E anche Cicchitto va giù duro: «Le dichiarazioni della signora Maurizio nei miei confronti pubblicate sullEspresso sono false, totalmente infondate, ridicole e rese pubbliche solo a scopo diffamatorio e calunnioso. Ho dato incarico a uno studio legale del luogo di sporgere querela e agire in sede civile nei confronti della signora Maurizio e dellEspresso».
Il capogruppo del Pdl incassa la solidarietà dellintero partito. Per Maurizio Gasparri, Cicchitto «non verrà minimamente scalfito da affermazioni ridicole e prive di qualsiasi attendibilità».
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