La borraccia di Pogacar

Tadej, la borraccia e il bambino. Titolo di una favola di altri tempi

 La borraccia di Pogacar
00:00 00:00

Tadej, la borraccia e il bambino. Titolo di una favola di altri tempi. Cronaca dolce al Giro d'Italia, salita del Pianaro, Pogacar è solo, in fuga spavalda secondo il repertorio suo, pedala senza sbuffare,

la bicicletta è un giocattolo, il fenomeno sorride alla folla, sembra un cicloturista, al suo fianco si agita un piccolo tifoso, indossa il casco protettivo, corre nel vento, sognando uno sguardo, un cenno, il fenomeno ha appena ricevuto da un massaggiatore la borraccia per rifocillarsi, nemmeno il tempo di afferrarla e Tadej rivede il film della propria infanzia, ricorda di essere stato un bambino, come quel tifosino che sta salendo con lui; non cambia il passo e gli passa la borraccia, il fotogramma a colori diventa storia, si sfogliano i ricordi, l'immagine del Col du Galibier, 6 luglio 1952, Tour de France, Fausto Coppi e Gino Bartali, si passano una bottiglia d'acqua, la fotografia

in bianco e nero firma un'epoca, uno sport, la pace di due rivali.

Sulla strada del Pianaro, il dono di un campione che non ha smarrito le origini: «Ho pensato a me bambino, ho pensato a quanto avrei pianto io se un mio idolo mi avesse regalato una borraccia, ho visto che potevo farlo, l'ho fatto». Rosa non è soltanto il colore della maglia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
ilGiornale.it Logo Ricarica