Una mattinata di allenamento invernale che ha rischiato di trasformarsi in tragedia per la Sc Padovani Polo Cherry Bank. La squadra ciclistica del team manager Alessandro Petacchi, vincitore di numerose tappe a Tour, Giro e Vuelta, nonché di una Sanremo è stata vittima di un agguato mentre si allenava lungo le strade del Veneto, nei pressi di Dolcé. All'improvviso una autovettura di colore scuro affianca i ciclisti, il conducente abbassa il finestrino ed esplode due colpi di pistola contro gli atleti. I ragazzi in bicicletta hanno appena il tempo di abbassarsi per lo spavento, poi l'auto scappa via senza lasciare alcuna traccia di sé. Secondo la dinamica spiegata dal team: il programma prevedeva delle sessioni in doppia fila, così la rosa è stata suddivisa in due gruppo di 7 atleti ciascuno impegnati lungo la SS12 nei pressi di Dolcè e seguiti da vicino dalle tre ammiraglie del una fase di trasferimento, mentre l'ammiraglia aveva allungato per attendere gli atleti al punto di ritorno, è avvenuto il terribile agguato.
Un episodio che ha sconvolto atleti, staff e dirigenti e che avrebbe potuto avere dei risvolti ben più gravi; una volta rientrati al quartier generale stabilito in questi giorni al Veronello Resort, la società ha provveduto a raccogliere tutte le testimonianze e le immagini che documentano l'accaduto per depositare denuncia alle autorità. Ora spetterà agli inquirenti e alle forze dell'ordine indagare su quanto accaduto e fare chiarezza: potrebbe infatti trattarsi di colpi a salve, dettaglio che però, se confermato, non renderebbe meno inquietante e pericoloso l'episodio.
"Siamo sollevati che tutti i ragazzi siano sani e salvi dopo quanto successo ieri - ha detto il presidente, Galdino Peruzzo -. Si tratta di una vicenda terribile che ci auguriamo non si ripeta mai più: la strada è la palestra dei nostri ragazzi e, come società, abbiamo provveduto ad adottare tutte le misure del caso per farli pedalare in sicurezza. Purtroppo, di fronte alla follia di certi soggetti, non possiamo davvero fare nulla. Quanto è successo ieri in Val d'Adige, peraltro, non è l'unico episodio di aggressione da parte di automobilisti agli atleti della Padovani impegnati in allenamento in queste settimane. Va ricordato che anche nello scorso mese di settembre Marco Palomba era stato investito da un pirata della strada, è necessario sensibilizzare tutti coloro che si mettono al volante ad una cultura di maggiore rispetto".
Mentre il direttore sportivo della squadra, Dimitri Konychev, ha spiegato che "La zona del Lago di Garda è una delle più ospitali e adatte per allenarsi in questo periodo. Ogni giorno tracciamo con cura e attenzione i percorsi di allenamento per evitare le principali arterie di comunicazione e gli orari di maggior traffico, non a caso ci eravamo spostati in Val d'Adige, su una strada scorrevole e piuttosto ampia che di sabato è libera dal traffico pesante. I nostri atleti indossano del vestiario visibile e hanno sulle proprie bici le luci per farsi notare dagli automobilisti. Abbiamo seguito i ragazzi dal primo all'ultimo chilometro, ogni tanto con l'ammiraglia diamo la possibilità agli autisti di sorpassare, però serve maggior rispetto".