Non capita certo tutti i giorni di poter vedere un film realizzato in Camerun, in Argentina o in Giordania ma da ormai 19 anni questo succede con il Festival del cinema africano, dell'Asia e dell'America Latina, in arrivo a Milano in concomitanza con la primavera. Da oggi al 29 marzo l'iniziativa, organizzata dal Coe (Centro Orientamento Educativo) riunisce le produzioni di una cinquantina di Paesi, dal Nordafrica al Sudamerica, proponendo in varie sale della città, tra cui Spazio Oberdan, cinema Palestrina e Auditorium San Fedele, lungometraggi e documentari. Il pubblico avrà dunque l'occasione di immedesimarsi in una vasta gamma di storie, trame e atmosfere di ogni genere. Il programma comprende tematiche di grande attualità, come la convivenza tra popoli e culture: è il caso di Ebrei arabi... voci non ascoltate, in programma domani allOberdan dalle 14.30, e di Islam in America, sempre domani dalle 18.30 al Palestrina. Suddiviso in varie sezioni, il festival spazierà da veri e propri film ad eventi di tutt'altro tipo. Oltre al cinema e ai concorsi, la rassegna contiene infatti numerose conferenze, retrospettive e mostre fotografiche. Sempre domani.
dalle 18, verrà inaugurato il nuovissimo Festival Center, a Porta Venezia, in cui si terrà l'esposizione «Gentlemen of Bakongo Brazaville»: viaggio attraverso le immagini scattate da Daniele Tamagni in Congo alla scoperta di costumi e tradizioni dell'elegante quartiere di Brazaville (info: www.festivalcinemaafricano.org).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.