Dopo le cimici anche un topo: rivolta sul treno Caserta-Roma

I pendolari vengono invitati a occupare un’altra carrozza. Trenitalia: «Il vagone era disinfettato. È arrivato dall’esterno»

Dopo le cimici anche un topo: rivolta sul treno Caserta-Roma

Prima le zecche, poi le cimici ora il ratto «di discrete dimensioni». Non trovano pace i pendolari che viaggiano in treno. E non trova pace nemmeno Trenitalia che aggiunge un’altra caduta d’immagine in una stagione sfortunatissima, cominciata con la rivolta dei passeggeri del treno notturno Nizza-Napoli invaso dalle cimici e costretto a fermarsi a Genova. Passeggeri inferociti bloccano il convoglio, il treno viene sigillato e parte una richiesta di danni contro le Ferrovie. E Trenitalia è costretta a «riparare» promettendo pulizie più accurate, con tanto di pool di igienisti e parassitologi, oltre a rottamare i vagoni più vecchi (per la precisione, 508) e garantire più controlli sui convogli. In un comunicato l'azienda aveva garantito «una procedura sperimentale che prevede l'identificazione degli infestanti tramite esche chimiche, con tanto di certificazione che il processo si è svolto correttamente prima che le vetture vengano messe in circolazione».
E invece, la scena di panico si è ripetuta ieri, sull’Intercity Caserta-Roma, partito da Caserta alle 6.30, con un copione molto simile: il vagone è affollato e a un certo punto qualcuno vede l’insolito passeggero sgattaiolare da sotto i sedili. In un attimo si scatena il panico e i viaggiatori furiosi avvertono il personale del treno e chiedono di trasferirsi su un’altra carrozza. «Siamo abituati a viaggiare in condizioni di affollamento - ha detto il pendolare all'arrivo a Termini - ma stamani vedere addirittura un topo ha provocato un allarme particolare».
Ma Trenitalia non intende prendersi nessuna colpa: «Non vi è relazione tra la pulizia delle carrozze dei treni e la presenza di un topo in uno scompartimento. La vettura è uscita dal deposito pulita con certificazione», replica l'ufficio stampa e spiega che i passeggeri dello scompartimento «incriminato» sono stati assistiti. «Le carrozze dei treni rimangono spesso parcheggiate all'aperto con elementi di comunicazione con l'esterno - spiega Trenitalia - che possono facilitare l'ingresso di ospiti indesiderati».
La vicenda è destinata a far discutere ancora. Gennaro Coronella (An) ha annunciato la presentazione di una interrogazione parlamentare. «Il ritrovamento di un topo sul treno intercity Caserta-Roma è l'ultimo di una serie di gravi disagi che stanno colpendo Trenitalia e mettendo a serio rischio la salute dei viaggiatori». «Dopo le cimici e le zecche - scrive Coronella - ora un topo che dimostra l'esistenza di una vera emergenza sanitaria che non è più tollerabile e che impone interventi urgenti e concreti, che vadano oltre le solite parole di circostanza.

I viaggiatori hanno diritto a viaggiare in condizioni di sicurezza e di chiedere che l'Azienda prenda tutte quelle misure che siano in grado di garantire l'igiene sui treni, evitando di esporli ai rischi di infezione». «Per quanto mi riguarda - conclude il parlamentare di An - presenterò un'interrogazione per richiamare l'attenzione del Governo su questi casi che ormai stanno diventando sempre più frequenti e preoccupanti».

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