A Cinecittà il presidente Medici (Rc) minaccia di requisire altre case

«Se entro ottobre, alla scadenza del decreto-casa, non ci saranno novità, non escludo di prendere un provvedimento di requisizione degli alloggi di via Marchisio». Non usa mezzi termini Sandro Medici, presidente del X Municipio, in merito alla vicenda delle case di via Marchisio, a Cinecittà est; un immobile di un centinaio di appartamenti i cui inquilini, da anni riunitisi in Comitato, si battono contro gli sfratti per finita locazione che dal 2003 pendono sulle loro teste. L’occasione per l’annuncio è stata l’assemblea che si è tenuta ieri mattina nella sala consiliare del municipio di piazza Cinecittà dove hanno partecipato decine di residenti dei palazzi di via Marchisio, abitati, in gran parte da anziani, a cui erano presenti il sottosegretario all’Economia, Paolo Cento, il senatore Prc, Salvatore Bonadonna e il delegato del Sindaco all’emergenza Abitativa, Nicola Galloro. Secondo un documento distribuito dal Comitato inquilini, la proprietà avrebbe presentato proposte d’acquisto agli affittuari a prezzi esorbitanti, pena lo sfratto. La stragrande maggioranza degli inquilini, molti dei quali pensionati, non ha avuto possibilità di fare fronte alle richieste e sulla gran parte di essi pende un’ordinanza di sfratto per finita locazione.


Medici ha detto di «aspettare sette mesi», fino alla scadenza dei termini previsti dal decreto Ferrero sull’emergenza abitativa e poi prenderà le sue decisioni. L’anno scorso lo stesso Medici finì nel registro degli indagati per un’analoga requisizione di alloggi privati, ma riuscì ad avere ragione dal Tar del Lazio al quale si era rivolta la società proprietaria delle case.

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