Esce nelle sale venerdì 29 aprile in 25 copie «Diciottanni - Il mondo ai miei piedi», film d'esordio dell'attrice Elisabetta Rocchetti che ha già realizzato, come regista, un paio di cortometraggi. Al festival Cortinametraggio 2011 ha vinto il premio come miglior regista esordiente e quello per il miglior attore protagonista nella sezione corticomedy per «Mi vuoi così?». Il film è stato prodotto dalla stessa Rocchetti con Franco Zuliani per Officine UBU, con la collaborazione di Roma Lazio Film Commission, Eurolab e Technicolor ed è distribuito da Officine UBU.
La storia racconta di Ludovico (Marco Rulli), un diciottenne di prorompente bellezza che non riesce a vivere la sua età. Orfano da quando era piccolo e cresciuto dallo zio Sandro (G-Max) - un uomo vizioso, cocainomane e meschino sposato con Debora (Monica Cervini) -, ricerca nelle donne, in particolare in quelle più grandi, l'amore incondizionato, nel tentativo di riempire il proprio vuoto affettivo, ma senza riuscirci davvero. E così la sua insegnante di lettere Silvia (Alessia Barela) vive nella speranza che il ragazzo la riveda dopo la scuola e lo aspetta sempre, anche di notte, quando Ludovico si sente troppo solo o quando ha voglia di lei. Poi Luisa (Rosa Pianeta), la madre del suo amico Luca (Marco Iannitello), soventemente invita Ludovico a mangiare a casa sua e spesso fa l'amore con lui, rivedendo nell'amico del figlio l'unico capace di restituirle la dignità che il marito le ha tolto all'improvviso quando, qualche anno prima, l'ha lasciata per una donna più giovane.
Quando Ludovico s'innamora di Giulia (Elisabetta Rocchetti), amante di suo zio, sarà costretto ad aprire gli occhi sulla propria situazione familiare e sentimentale. Dopo aver toccato il fondo spirituale e morale, finendo a letto con la fidanzata di Luca Martina (Nina Torresi), Ludovico cercherà di ritrovare se stesso e diventare un ragazzo come gli altri della sua età.
«Ho voluto raccontare il disagio di chi è incapace a vivere la propria età - le parole di Elisabetta Rocchetti nella conferenza stampa di presentazione -. Sia il protagonista che le donne del film non riescono a relazionarsi in modo armonico con il tempo in cui vivono. Lui brucia le tappe troppo presto e si sente già adulto, loro non accettano il passare del tempo e cercano di esorcizzarlo attraverso la seduzione. Questi mondi si incontreranno, intrecciandosi in una spirale affettiva in cui l'erotismo e l'amore saranno confusi, al punto da scardinare gli equilibri emotivi di tutti. Questo è alla base dell'incomprensione che caratterizza i rapporti tra i personaggi. Il protagonista, non avendo avuto una normale educazione sentimentale, conosce solo un'affettività istintiva e bulimica e il suo bisogno di amore non viene decodificato in modo appropriato. Allo stesso modo le donne del film sono accomunate da un sentimento di solitudine che cercano di colmare attraverso momenti di affettività fittizia. «Diciottanni - Il mondo ai miei piedi» vuole così essere un elogio della normalità, perché è attraverso la normalità che i personaggi si salvano, si pacificano e trovano la propria dimensione in maniera catartica».
Il film, una produzione indipendente, ha vinto al XIV Terra di Siena International Film Festival il Premio della critica Musicfeel. Il Premio Miglior Attore Protagonista assegnato a Marco Rulli, quello per la Miglior Attrice non Protagonista a Rosa Pianeta e per i Migliori Attori non Protagonisti a Marco Iannitello e Nina Torresi.
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