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Madagascar, perché il film ha avuto così tanto successo?

Madagascar è una pellicola d'animazione piena di ironia e di messaggi importanti: quali sono gli altri elementi che ne hanno sancito il successo?

Madagascar, perché il film ha avuto così tanto successo?

Madagascar è il film d'animazione diretto da Eric Darnell e Tom McGrath e uscito nel 2005 che va in onda questa sera alle 21.20 su Italia 1. La pellicola ha avuto un così forte richiamo che, secondo quanto scrive Coming Soon, il Presidente del Madagascar Marc Ravalomanana ha voluto fare una vita agli studi della DreamWorks, spinto dalla curiosità di un progetto che metteva al centro della narrazione il suo paese.

Madagascar, la trama

Madagascar racconta la storia della zebra Marty e del leone Alex (doppiati dal duo comico Ale & Franz) che vivono dietro le recinzioni dello zoo di Central Park, a New York. Marty è stanco della sua vita quotidiana e dopo aver parlato con Skipper, Kowalski, Rico e Soldato - quattri pinguini dello zoo che stanno progettando un'evasione - decide di scappare insieme a loro. Ma Marty viene seguito dagli amici: Alex, Melman (Fabio De Luigi) e Gloria (Michelle Hunzinker) cercano di fermarlo, ma prima che possa essere presa anche una sola decisione il gruppo viene sedato per essere trasportato in Kenya, in una riserva naturale. Durante il viaggio in mare, però, i pinguini fanno una sorta di ammutinamento con la speranza di arrivare a toccare le fredde coste dell'Antartide. Nessuno di loro, tuttavia, ha le capacità adatte per guidare una nave o orientarsi in mezzo all'oceano. Gli animali finiscono così in Madagascar. Ed è qui che Marty e Alex dovranno fare i conti sì con una natura ancora selvaggia, ma anche con quelle che sono le cose veramente importanti della vita.

I segreti di un grande successo

Insieme a Shrek, Madagascar rappresenta un po' la punta di diamante della DreamWorks Animation. Distanziondosi vistosamente dalla tradizione culturale legata all'animazione di casa Disney - o deridendone il Rinascimento, come avviene nella saga dell'orco verde - la casa di produzione è riuscita a rivolgersi ai propri spettatori con uno stile preciso e, soprattutto, identificabile, che rendeva i loro primi prodotti di successo assolutamente riconoscibili, senza correre il rischio di somigliare a qualcos'altro. E questo è uno degli elementi che hanno cooperato al successo di un film come Madagascar. Sebbene il cinema sia sempre stato pieno zeppo di storie popolate da animali parlanti che si muovono in mezzo agli esseri umani, Madagascar è uno dei primi esempi in cui questo archetipo viene utilizzato con un sottotesto non troppo velato di ironia, che rende i prodotti della casa di produzione molto più adatti a un pubblico adulto che ai più piccoli. Si tratta, oltretutto, di un'ironia che non conosce limiti: un'ironia che tira fuori il meglio da qualsiasi situazione e che è veicolata da un tipo di animazione che porta in superficie i tratti più buffi dei protagonisti.

Tutti gli animali, in effetti, hanno fattezze antropomorfe ma ugualmente esagerate nella geometria e nella grandezza, di modo da apparire subito divertenti. Una sorta di base su cui la sceneggiatura scritta da Mark Burton, Billy Frolick, Eric Darnell e Tom McGrath costruisce un castello fatto di dialoghi divertenti e ben calibrati, che riescono a rendere anche il desiderio dei protagonisti di sbarazzarsi in qualche modo della loro umanità e tornare allo stato selvatico e, di fatto, reale. Ed è su questa linea narrativa che si basa un altro elemento di successo del film. I protagonisti di Madagascar appaiono alla stregua di turisti smarriti e confusi che si trovano per la prima volta in una grande metropoli: in questo senso non è certo un caso il fatto che il film si apra proprio nello scenario di New York, metropoli tentacolare che ogni anno accoglie migliaia di turisti che si muovono per strade tanto grandi sentendosi sperduti e, allo stesso tempo, inclusi in una cultura occidentale veicolata soprattutto dai prodotti d'intrattenimento, come film e serie tv. In questa lettura quasi parodistica del genere umano Madagascar raggiunge uno dei suoi punti più alti: perché si tratta di una parodia intelligente e attuale, in cui ogni spettatore adulto può facilmente riconoscersi e di cui può anche ridere.

Tutti questi elementi, infine, sono tenuti insieme dalla colonna sonora curata dal talento di Hans Zimmer, che è stato capace di fondere le sonorità di diversi generi cinematografici - come la commedia, ma anche la spy-story, per citarne alcuni - creando una partitura musicale che si fa protagonista aggiunta e che è diventata talmente famosa da diventare virale su qualsiasi piattaforma online.

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