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Mamma ho riperso l'aereo e il cameo di Donald Trump

In Mamma ho riperso l'aereo le avventure di Kevin si spostano nella città di New York, dove viene raggiunto da un personaggio particolare: Donald Trump

Mamma ho riperso l'aereo e il cameo di Donald Trump
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Mamma ho riperso l'aereo è il secondo capitolo delle disavventure natalizie di Kevin McCallister, arrivato in sala nel 1992, che va in onda questa sera alle 21.20 su Italia 1. Dopo il successo ottenuto da Mamma ho perso l'aereo, non sorprese nessuno la scelta di portare sul grande schermo un sequel che spostò l'ambientazione dai sobborghi residenziali di una qualsiasi città statunitense al cuore della Grande Mela.

Mamma ho riperso l'aereo - Mi sono smarrito a New York, la trama

Un altro anno è passato e la famiglia McCallister è pronta a lasciarsi alle spalle il terribile Natale passato a Parigi, quando il più piccolo della famiglia, Kevin (Macaulay Culkin), era rimasto da solo a casa, "dimenticato" dalla sua famiglia. Proprio per dimostrare di avere superato il trauma, la famiglia decide di passare le vacanze natalizie in Florida. A Kevin questo progetto non piace, timoroso di non riuscire a vivere davvero l'atmosfera del Natale nella terra del sole e delle palme. La mattina della partenza, però, la famiglia si sveglia (di nuovo!) in ritardo, perciò il viaggio inizia con una corsa all'aeroporto per non perdere il volo. Nel caos generale, Kevin finisce per seguire l'uomo sbagliato, confodendo uno sconosciuto con suo padre. Il bambino si troverà così in un volo con direzione New York, la grande metropoli che dovrà affrontare da solo. Ed è proprio nella città che non dorme mai che Kevin incontrerà due vecchie conoscenze: Marv (Daniel Stern) e Harry (Joe Pesci). I due malviventi stanno architettando un colpo ai danni di un negozio di giocattoli e Kevin, di nuovo, sembra l'unico capace di fermarli.

Il cameo di Donald Trump

Mamma ho riperso l'aereo è una pellicola che sembra aver fatto suo il monito "squadra che vince non si cambia": la pellicola, infatti, ripropone quasi pedissequamente i tormentoni del primo capitolo: dall'urlo della madre di Kevin quando si rende conto della dimenticanza alla struttura narrativa, che passa attraverso un vero e proprio percorso a ostacoli per i ladri che vogliono derubare un uomo buono. Non manca nemmeno il video di un vecchio film che Kevin usa per comunicare con gli adulti o il personaggio borderline dall'aspetto spaventoso ma il cuore estremamente gentile. Inoltre questo secondo capitolo si arricchisce anche di ottime guest star, guidate da Tim Curry, diventato famoso per aver interpretato il protagonista dell'iconico The Rocky Horror Picture Show, che interprata il divertente portiere del Plaza Hotel, la struttura in cui Kevin passa la prima parte della sua "vacanza". Tuttavia la guest star che ha fatto più chiacchierare è stata quella di Donald Trump.

L'ex presidente degli Stati Uniti, infatti, appare in una scena proprio all'interno dell'albergo, quando Kevin lo ferma in uno dei tanti corridoi lussuosi per chiedergli un'informazione. Secondo quanto riportato da Cinefilos, fu proprio il magnate a chiedere al regista Chris Columbus di prendere parte al film. In un'intervista rilasciata alla testata Insider, il regista ha infatti detto: "Come avviene con quasi tutte le location di New York bisogna sempre pagare una tassa per poter fare delle riprese in loco. Ci siamo avvicinati al Plaza Hotel, che all'epoca era di proprietà di Donald Trump, perché volevamo girare nella hall. Non eravamo in grado di ricostruire il Plaza in un teatro di posa. Trump disse di sì e noi pagammo la tassa. Ma poi lui ha detto: 'L'unico modo per voi di usare il Plaza è che io sia nel film'. Così abbiamo acconsentito a inserirlo nella pellicola e quando abbiamo fatto la prima proiezione di prova accadde una cosa stranissima: le persone esultarono quando Trump apparve sullo schermo. Così ho detto al mio montatore: 'Lasciamolo nel film. Lo facciamo per il pubblico'.

Ma la verità è che Trump si è fatto strada nel film attraverso un atto di bullismo".

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