Shrek Terzo e tutte le parodie presenti nel film

Shrek Terzo continua la missione dissacrante della saga cinematografica, prendendo di mira fiabe e racconti classici

Shrek Terzo e tutte le parodie presenti nel film
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Come ogni sabato da qualche settimana a questa parte, anche questa sera la prima serata di Italia 1 è destinata ai più piccoli e agli amanti dell'orco più famoso della settima arte. Alle 21.28 su Italia 1, infatti, va in onda Shrek terzo, che come suggerisce il titolo stesso è il terzo capitolo della saga che è stata in grado di rivoluzionare il modo di raccontare le fiabe sul grande schermo, con una forte ironia e un tono sardonico nei confronti della tradizione favolistica.

Shrek Terzo, la trama

Shrek e Fiona sono più innamorati che mai e la loro vita sembra procedere su binari sereni e tranquilli. Tuttavia Fiona deve affrontare un lutto improvviso quando suo padre, il Re Ranocchio, spira improvvisamente, rendendo Shrek il primo in linea di successione per salire al trono di Molto, Molto Lontano. L'orco, però, sa di non essere la persona adatta a guidare il popolo, vista la sua natura di orco, e per questo decide di partire insieme a Ciuchino (doppiato, in lingua originale, da Eddie Murphy) e al Gatto con gli Stivali (Antonio Banderas) e andare alla ricerca di Arthur (Justin Timberlake), un adolescente che è il prossimo erede al trono. Intanto, nel regno di Molto, Molto Lontano, Azzurro riesce a imprigionare Fiona - che nel frattempo ha scoperto di essere incinta - e le altre principesse delle fiabe. Il suo intento è quello di uccidere Shrek e vendicare la morte di sua madre, la Fata Madrina. Sia Shrek che Fiona, quindi, dovranno affrontare pericoli di grave entità, mentre entrambi dovranno scendere a patti con l'idea di diventare presto genitori.

Ecco tutti i titoli presi di mira dall'orco

Sin dal suo primo capitolo, Shrek ha dimostrato di essere un tipo di racconto rivoluzionario, che voleva in qualche modo scardinare lo status quo della narrazione fiabesca. A ben guardare, in effetti, già la scelta di rendere un orco il protagonista romantico di una fiaba dimostrava la natura scanzonata dell'intera operazione. Non c'era più spazio per i principi delle fiabe e anzi, come si vede in Shrek 2, il principe azzurro è cattivo. I primi due film di questa tetralogia cinematografica di grande successo non hanno lesinato, quindi, sulle parodie dei grandi classici: perciò Fiona canta come Biancaneve ma fa scoppiare gli uccellini, Robin Hood è un uomo vanesio ed egocentrico che si parla addosso e la Fata Madrina è un'imprenditrice a metà strada tra un'influencer e una celebrità che non ha affatto un buon cuore, ma solo un gran fiuto per gli affari. Anche Shrek terzo non si sottrae a questa corsa alla parodia. Naturalmente, com'è chiaro a chiunque abbia visto il film, la storia che subisce maggiori "attacchi" in questo terzo capitolo è il ciclo arturiano e le leggende legate al mito di re Artù e della Tavola Rotonda. In Shrek Terzo, infatti, l'erede al trono di Molto, Molto Lontano non è altri che un giovane Artù - Artie, per gli amici -, un ragazzino smilzo e un po' sfortunato, che viene bullizzato nel suo liceo dal bel Lancillotto, che gli sottrae le attenzioni di Ginevra. Inoltre, durante il loro viaggio verso casa, Shrek e Artie si imbattono in Merlino. Se, nella leggenda, il mago è il figlio del diavolo, dotato di grandi poteri e vestito dall'aura di mentore per il futuro re di Camelot, in Shrek terzo viene rappresentato come un vecchietto un po' svampito, un professore alle prese con un vero e proprio esaurimento nervoso, al punto da non sapere nemmeno gestire in pieno la propria magia. Non mancano, tuttavia, le classiche parodie alle fiabe. Vediamo così le principesse alle prese con le loro manie: Raperonzolo è un'arrivista pronta a tutto per avere una corona sulle sue lunghe trecce che si scoprono essere solo extension. Biancaneve è una donna che "spaccia" i suoi sette nani come se fossero baby sitter sempre pronti ad entrare in azione, mentre la bella addormentata nel bosco è una mamma sfinita, che dorme perché sempre stanca. In effetti, una delle scene più divertenti di Shrek terzo è quella in cui le principesse si riuniscono per fronteggiare la minaccia rappresentata da Azzurro. In questa scena viene a galla il tono sardonico dell'operazione, quando le principesse delle fiabe usano i loro stessi archetipi come se fossero armi. Biancaneve canta agli uccellini del bosco, salvo poi cambiare timbro e lanciarli come avvoltoi contro le guardie; Cenerentola recupera la sua scarpa di cristallo e la lancia come se fosse una stella ninja. Aurora, invece, si concede un attacco di narcolessia e si trasforma in un ostacolo per i suoi nemici, che inciampano direttamente sul suo corpo esanime.

Ecco allora che Shrek terzo si dimostra abile nel continuare la sua rivoluzione, dimostrando che non c'è niente di davvero sacro e che ogni storia può offrire un lato più divertente e dissacrante. E sono proprio queste parodie a sancire il successo di questi film, soprattutto dei primi tre, che rimangono un vero e proprio spartiacque nel cinema d'animazione post anni Duemila.

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