Spike Lee, Binoche e Franco accendono il Torino film festival

Il 21 novembre iniziala kermesse diretta da Giulio Base: 120 film, 23 anteprime mondiali e una parata di star

Spike Lee, Binoche e Franco accendono il Torino film festival
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Le stelle brillano nell’oscurità. Anche quelle della Mole. Torino va controcorrente e punta solo sulla settima arte. «Nessuna serie televisiva. Il cuore è il cinema concepito per la sala e tutto ruoterà intorno a quel buio luminoso».
Giulio Base, direttore del Torino film festival numero 43 che aprirà venerdì 21 novembre e chiuderà sabato 29, spiega perché non ha ceduto alla tentazione di aprire alla serialità come tante kermesse invece hanno fatto. Il Tff resta così il custode di opere nate e pensate per il grande schermo sotto il quale sfileranno nomi eccellenti. Juliette Binoche e Spike Lee saranno premiati insieme a Vanessa Redgrave e Claude Lelouch, Vincent Lindon e Stefania Sandrelli, Daniel Brühl e Jacqueline Bisset, Terry Gilliam, Sergio Castellitto e Aleksander Sokurov.
Accanto a loro, che ritireranno il premio Stella della Mole, sfileranno altri ospiti importanti che presenteranno alcuni dei film in programma. Tra loro Franco Nero, Hanna Schygulla, James Franco, Dominique Sanda e molti altri. Tre le sezioni istituzionali in cui è strutturata la competizione con i concorsi per lungometraggi, documentari e corti, valutati da tre diverse giurie che ne decreteranno i vincitori nella serata finale. Altrettanti i segmenti non competitivi, «Fuori concorso», «Zibaldone» e la retrospettiva dedicata a Paul Newman che occhieggia dalla locandina, nel centenario della nascita. In totale 120 film selezionati fra i 6mila candidati, di cui 23 anteprime mondiali, 11 internazionali, 9 europee e 42 italiane.
Si parte il 21 al Regio con Eternity di David Freyne e si chiude il 29 con Nuremberg di James Vanderbilt che sposa il cinema alla memoria storica. Tuttavia, il tono dei film in concorso assorbe lo spirito dei temi sociali che attraversano questi anni Venti con echi che vengono da tutto il mondo offrendo prospettive diversissime.


Due gli italiani in gara, Eva di Emanuela Rossi, su una donna collegata a una sparizione di bambini e Il protagonista di Fabrizio Benvenuto su un attore disoccupato che trova la sua occasione nel ruolo di un clochard.

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