Stasera in tv Rain Man con Tom Cruise e Dustin Hoffman: la vera storia di Kim Peek che ha ispirato il film

Ecco chi era Kim Peek, l'uomo che ha ispirato il personaggio di Dustin Hoffman in Rain Man, film in onda stasera in tv

Stasera in tv Rain Man con Tom Cruise e Dustin Hoffman: la vera storia di Kim Peek che ha ispirato il film
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Stasera in tv torna Rain Man - L'uomo della pioggia, film del 1988 diretto da Barry Levinson che si è portato a casa ben quattro premi Oscar, tra cui quello al Miglior Film e quello al Miglior Attore Protagonista per Dustin Hoffman. Liberamente ispirato al romanzo di Barry Morrow Bill on his own, il film in onda questa sera alle 21.35 su TV8 racconta la storia di Charlie (Tom Cruise), un uomo pieno di debiti che, quando suo padre muore, scopre non solo di non poter ereditare il suo patrimonio, ma anche di avere un fratello maggiore di nome Raymond (Dustin Hoffman). Ray, che è affetto da autismo, vive in una clinica psichiatrica di Wallbrook ed è l'unico erede del patrimonio di famiglia. Proprio per questo Charlie decide di "rapirlo", nella speranza di poter entrare in possesso dei soldi che gli sarebbero utili per liberarsi dei suoi creditori. Ogni suo piano, però, si riduce in un buco nell'acqua, che lo porta a inimicarsi non solo il medico di Ray, ma anche la propria fidanzata (Valeria Golino). Rendendosi conto, però, che Ray è un genio nei calcoli, Charlie decide di partire con lui alla volta di Las Vegas, dove grazie al fratello maggiore ritrova una certa serenità economica. Soprattutto, però, il viaggio permette a Charlie di riscoprire Ray e di riappropriarsi di ricordi che non sapeva nemmeno di avere.

Sapevate che Rain Man è tratto da una storia vera?

Nonostante il film di Barry Levinson abbia vinto il premio Oscar alla Miglior Sceneggiatura originale e nonostante sia liberamente ispirato a un romanzo, la più grande fonte di ispirazione alla base di Rain Man è un'incredibile storia vera. Come riporta GeoPop, Kim Peek era un savant con incredibili capacità mnemoniche. Con Savant o Sindrome del Savant, si indica una persona che, a dispetto di un'evidente disabilità mentale o cognitiva, ha delle capacità fuori dal comune, che la portano ad eccellere in ambiti come la matematica, l'arte e, appunto, la memoria. Si tratta di una condizione medica molto rara, che porta alla creazione di quelle che vengono definite "isole del genio", ossia parti del cervello con abilità cognitive superiori anche rispetto a chi non ha alcuna disabilità. Nato nel 1951 e morto nel 2009, Kim Peek aveva anomalie cerebrali congenite, tra cui la mancanza del corpo calloso, vale a dire quella struttura che connette i due emisferi di cui è composto il cervello e che permette a loro di comunicare, portando al funzionamento corretto dell'organo. Incapace di vestirsi, prendersi cura di sé o prepararsi da mangiare, Kim Peek aveva bisogno di essere seguito costantemente per espletare i bisogni quotidiani di un essere umano. Con problemi a socializzare, Kim Peek possedeva però una capacità mnemonica che, ancora oggi, risulta ineguagliata. Sapeva leggere due pagine alla volta, memorizzare interi libri e la sua memoria fattuale aveva ben 15 aree di competenza, che andavano dalla geografia alla letteratura, dalla storia all'astronomia.

Come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, Dustin Hoffman decise di passare moltissimo tempo insieme a Kim Peek, che aveva già incontrato Barry Morrow, lo sceneggiatura del film e autore del romanzo, nel 1986. Grazie alle continue visite a Peek, Dustin Hoffman promise a suo padre - il caregiver di Peek - che avrebbe condiviso Kim con il resto del mondo. E così è stato.

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