Cinema

"Jack non poteva sopravvivere". Il regista di Titanic smonta (scientificamente) le teorie dei fan

Titanic continua ad essere uno splendido film senza tempo. Nel corso dei venticinque anni trascorsi dalla sua uscita, però, molti fan lamentano ancora un dettaglio del finale. Ma James Cameron ha deciso di mettere a tacere qualsiasi teoria

"Jack non poteva sopravvivere". Il regista di Titanic smonta (scientificamente) le teorie dei fan

Mentre in sala spopola il suo nuovo film, Avatar: La via dell'acqua, il regista è tornato a parlare di uno dei suoi film più conosciuti e amati, Titanic. Uscito in sala nell'ormai lontano 1997 e ispirato alla vera tragedia del transatlantico che affondò alle prime ore del 15 aprile 1912, Titanic è diventato un vero e proprio cult nel mondo della settima arte. La storia della pellicola, che non lesina sul dramma delle vite perse in mare, è incentrata sulla storia d'amore tra Jack, un ragazzo povero e sognatore, e Rose, rampolla di una famiglia aristocratica alle prese con un fidanzamento di convenienza. La relazione sentimentale tra i personaggi interpretati da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet ha sempre toccato il cuore degli spettatori che, a distanza di anni, continuano a lamentarsi del finale. Secondo una teoria dei fan, infatti, Jack avrebbe potuto trovare posto sul relitto della porta su cui fa stendere Rose per salvarle la vita. Gli appassionati del film sottolineano che, in questo modo, i due protagonisti avrebbero potuto sfuggire alla morte e avere così il lieto fine che il film nega a Jack.

L'analisi scientifica della zattera

Forse stanco di questa continua teoria, James Cameron è tornato sull'argomento per dimostrare che Jack, in effetti, non si sarebbe potuto salvare in alcun modo. E per spiegare le sue motivazioni chiama in campo la scienza. Come riporta il Toronto Sun, durante un'intervista rilasciata per la sua nuova pellicola, James Cameron avrebbe dichiarato: "Abbiamo fatto uno studio scientifico per mettere a tacere questa teoria una volta per tutte". Il regista ha poi continuato a spiegare: "Abbiamo fatto un'approfondita analisi forense con un esperto di ipotermia che ha riprodotto la zattera improvvisata che si vede nel film. Faremo un piccolo speciale a questo riguardo, che uscirà il prossimo febbraio. Abbiamo preso due stuntman che avevano una massa corporea simile a quella di Kate e Leonardo. Poi gli abbiamo messo addosso dei sensori e li abbiamo messi nell'acqua ghiacciata per testare le loro possibilità di sopravvivenza. La risposta? Non c'era nemmeno una possibilità che entrambi potessero salvarsi. Solo uno poteva sopravvivere."

Quando poi gli viene chiesto se nel corso di questi venticinque anni abbia mai rimpianto di aver "ucciso" il personaggio di Jack, Cameron è categorico: "No, doveva morire. È un po' come in Romeo e Giulietta. Titanic è un film sull'amore, sul sacrificio e la mortalità.

L'amore, in questo caso, è misurato attraverso il sacrificio."

Commenti