da Treviso
Sulla porta dellappartamento è ancora appeso il fiocco azzurro. Il piccolo Prince, primogenito di una coppia di nigeriani regolari da tempo residenti a Visnabello di Spresiano, alle porte di Treviso, aveva portato la luce in famiglia. Poi la decisione, imposta dalla religione musulmana, di procedere alla circoncisione del piccolo, si è trasformata in un dramma. Una sedicente esperta della materia, una donna africana ben conosciuta dalla coppia, ha eseguito questo semplice, in teoria, intervento e per Prince è stata la fine. Lemorragia non è stata arrestata e quando i genitori, disperati, hanno chiesto lintervento del Pronto soccorso dellospedale Ca Foncello di Treviso, dove Prince era nato due mesi fa, era già troppo tardi. Il piccolo è arrivato che già non respirava più. I medici hanno tentato di rianimarlo. Inutilmente. Collasso cardiocircolatorio, si dice in questi casi, conseguenza però di unemorragia. Provocata, è il sospetto di tutti, da un intervento di circoncisione eseguito male e in condizioni di igiene precaria.
Il 118 di Treviso ha ricevuto la chiamata di soccorso ieri mattina alle 6.30. Ma il dramma era cominciato diverse ore prima, quando lafricana aveva eseguito lintervento. Prince Aseh Evidence Obosee, questo il nome completo del bimbo, ha cominciato a sanguinare. Se fosse stato avvertito il pronto soccorso in quel momento, forse tutto si sarebbe risolto senza problemi. Si è deciso di aspettare. Del resto, la tradizione islamica prevede la festa di tutti i parenti una volta che il piccolo si riprende. Stavolta il piccolo non si è ripreso. Stavolta alla festa è subentrato il lutto.
Il dirigente della squadra mobile di Treviso, Riccardo Tumminìa, ipotizza lomicidio colposo. Ma le indagini sono in corso e gli inquirenti sono prudenti. Così come è prudente il primario del reparto di medicina durgenza dellospedale Ca Foncello, Maurizio Chiesa. «I motivi che hanno provocato la morte del piccolo - spiega Chiesa - possono essere di varia natura, al limite il decesso può essere avvenuto anche per cause naturali. Quando il bimbo è arrivato in ospedale noi abbiamo cercato di rianimarlo secondo la procedura ordinaria e, a decesso constatato, abbiamo segnalato il fatto allautorità giudiziaria come avviene ogni volta esistano perplessità sulle cause di un decesso. Soltanto lautopsia, però, potrà stabilire le eventuali relazioni tra il decesso e la circoncisione alla quale il bimbo è stato sottoposto».
Ieri, però, lafricana autrice dellintervento è stata fermata e portata in Questura, dove avrebbe ammesso di aver eseguito la circoncisione. E al dramma umano si aggiungono adesso le polemiche politiche. «Se domani - ha aggiunto il senatore della Lega Piergiorgio Stiffoni - lautopsia darà il responso della causa del decesso e viene fuori che il bimbo è morto per questa stramaledetta pratica religiosa, chiederò immediatamente agli organi competenti la proibizione su tutto il territorio italiano della circoncisione a neonati e bambini».
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