Ultim'ora
Francia, nominato il centrista François Bayrou come nuovo premier
Ultim'ora
Francia, nominato il centrista François Bayrou come nuovo premier

La città dà il benvenuto al sommergibile

La città dà il benvenuto al sommergibile

Mancavano solo i cittadini, relegati dal cerimoniale fuori dalla Darsena, ieri mattina a festeggiare l'arrivo al Porto Antico di Genova del sottomarino Nazario Sauro. Rimorchiato con manovre spettacolari dagli uomini del Corpo Piloti e accolto dalla Banda della Marina Militare, dagli ex-sommergibilisti, e dalle maggiori autorità locali, il prestigioso battello ha raggiunto puntualissimo e con tutti gli onori l'area antistante il Galata, dove è stato consegnato alla città. Ma ha potuto vedere solo da lontano gli anziani e i bambini che erano accorsi sin dalla prima mattina per salutarlo.
Nel piccolo bacino dove da un anno è già presente l'Urban Lab, questo pezzo di storia della nostra Marina vivrà la sua ultima innovativa missione, quella culturale, di primo sottomarino-museo galleggiante d'Italia. «Ha un'anima la nave, la perde quando viene radiata. Allora, solo allora torna a essere ferro. Non è così per il Nazario Sauro che nasce a una seconda vita - ha sottolineato nel suo saluto il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Paolo La Rosa -; la sua anima resta fra quelle lamiere, cambia identità, rinnova la sua funzione, non più per operare negli abissi ma per accogliere folle di visitatori e fare e diffondere la tradizione marinara».
Dalla primavera 2010, dopo gli opportuni adattamenti, il sommergibile, costruito e oggi restaurato da Fincantieri, diventerà quindi parte del vicino Museo del Mare e accoglierà a piccoli gruppi tutti coloro che vorranno per qualche ora provare l'ebbrezza sottomarina resa immortale da film come «Caccia a Ottobre Rosso». All'interno non ci saranno più siluri, né carburante, né batterie ma il fascino, garantiscono i curatori, resterà immutato. Il Nazario Sauro, d'altronde, ha alle spalle una lunghissima storia che parte dal suo stesso nome, quello dell'ufficiale della Marina che nel 1916 pagò a Pola con la vita la scelta di combattere con l'Italia anziché con l'Austria. I nipoti di Sauro, presenti ieri alla cerimonia, doneranno addirittura dei cimeli del nonno per arricchire ulteriormente il nuovo museo. Presto, inoltre, verrà allestito un pre-show per raccontare l'intera vita del battello che ha operato soprattutto nel Mediterraneo dal 1980 al 2002, partecipando anche a varie fasi della Guerra fredda. «Da oggi il Nazario Sauro non ha però più nulla a che fare con la guerra» ha voluto puntualizzare il sindaco Marta Vincenzi, poco prima che venisse consegnato al Galata il jack di prora, ossia una delle bandiere-simbolo del sommergibile.


I festeggiamenti per l'evento andranno avanti ancora oggi (dalle 15 alle 19) e domani (dalle 10 alle 12 e dalle 15.30 alle 19) con visite straordinarie sulla nave scuola Amerigo Vespucci, giunta in città per l'occasione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica