(...) In una spirale di violenza, quasi a trasformare i vicoli e le strade della città nel set dei «Guerrieri della notte». Proprio come è accaduto laltra sera, quando quattro ecuadoriani se la sono presa con due giovani italiani. Uno sguardo di troppo, un commento e subito è scoppiata la gazzarra. Botte, calci, pugni e denunce. Quando sono intervenuti sul posto, i carabinieri sono riusciti a fermare quattro sudamericani. Tutti giovanissimi, tra i quindici e i diciotto anni armati di bottiglie di vetro, cinghie e mezzelune da cucine. Ma quella contro gli italiani non è stata lunica aggressione di mercoledì: passano poche ore e i militari sono costretti ad intervenire per unaltra rissa tra «pandillas» cittadine. Allindomani il bilancio di una notte di violenza a Genova parla di dieci ecuadoriani denunciati.
E pensare che l ultimo episodio era avvenuti solo qualche giorno fa, martedì, appena finito di trascorrere Ferragosto. Una ventina di ragazzi sudamericani allo scoccare della mezzanotte mettono in scena un duello «metropolitano» a Sampierdarena. Sono pronti a picchiarsi anche questa volta, a tirar fuori le loro «armi» e vinca il più forte. Ma cè la polizia per fortuna che arriva prima che inizi lo scontro. I sudamericani si disperdono, quattro di loro sono in prima linea e non riescono a scappare.
Gli agenti prendono le loro generalità, li identificano e li denunciano per porto abusivo di armi (un pugnale) e oggetti atti ad offendere (pietre, chiave inglese, un tubo di metallo). Vengono anche segnalati per detenzione di droga nella loro auto.
Andando indietro di poco nel calendario, ecco unaltra aggressione e un altro intervento della polizia. Questa volta gli scontri avvengono a Certosa, in piazza Petrella.
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