Lontano dai riflettori, senza neanche comunicati stampa, ieri mattina in Regione si è compiuto l'atto finale della lunga e complessa strada politico-burocratica per dare una sede alla Città della salute. É una scelta che ha visto spaccarsi il Pd, con i «milanesi» che volevano portare tutto a Milano, i «sestesi» che si battevano per Sesto, e il gruppo in Regione quasi compattamente a favore di Sesto; che ha visto lo stesso Pdl a volte tentennare, con Roberto Formigoni decisamente pro-Sesto e, dopo il cambio di giunta, Mario Mantovani in alcune fasi più scettico. E il nuovo governatore Roberto Maroni che, una volta inquadrata la situazione, ha scelto con risolutezza di portare la Città della salute a Sesto.
Adesso non si torna più indietro. Se il cronoprogramma verrà rispettato, in un giorno di maggio del 2019 i primi ammalati verranno trasferiti dall'Istituto dei tumori e dal Besta nella nuova sede, in una fetta dell'area della vecchia Falck di Sesto San Giovanni. Una sede unica e tecnologicamente avanzata, in grado di fare convivere i piani di ricerca e terapia per patologie che hanno numerosi punti di contatto: un ospedale dal volto umano, servito dalla nuova stazione di Sesto e con alberghi a portata di mano per le famiglie dei pazienti. E questi sono gli aspetti positivi. Che per portare alla firma di ieri hanno però dovuto superare le obiezioni di chi - come Umberto Veronesi e buona parte del suo entourage sociale e politico - riteneva inaccettabile che il nuovo polo nascesse aldifuori dei confini urbani di Milano; ma anche i dubbi, che ieri il gruppo dei 5 Stelle in Regione rilancia, sulla effettiva possibilità di creare una struttura sanitaria su terreni inquinati in profondità come si suppone che siano quelli della vecchia Falck.
É effettivamente questa della bonifica la prima prova che attende il progetto firmato ieri. I terreni sono stati già ceduti da Sesto Immobiliare - la società di Davide Bizzi che possiede l'intera area Falck - al Comune di Sesto, che con l'accordo di ieri si è impegnato a girarli a titolo gratuito alla Regione. Ma il compito di bonificarli tocca ancora, in base agli accordi dei mesi scorsi, a Sesto Immobiliare: che tra settembre e ottobre dovrebbe selezionare e scegliere l'impresa incaricata della bonifica, sulla base del piano di intervento approvato dal ministero della Salute.
A bonifica ultimata, via ai lavori, con conclusione prevista a metà 2019.
Il contenuto dell'accordo firmato ieri verrà illustrato più dettagliatamente oggi. Alla firma erano presenti la Regione, il Comune di Sesto e i vertici di Besta e Istituto dei tumori.
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