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Addio al mercato tutelato del gas, più tempo per l'elettricità: ecco cosa succede

Fatta eccezione per le categorie vulnerabili, oggi arriva lo stop del mercato tutelato del gas per le famiglie

Addio al mercato tutelato del gas, più tempo per l'elettricità: ecco cosa succede

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Com'era da attendersi da partire da oggi, martedì 10 gennaio, termina il mercato tutelato del gas, che garantiva alle famiglie e alle piccole imprese di accedere alle forniture con le condizioni economiche e contrattuali definite da Arera. Fatta eccezione per le categorie indicate come vulnerabili, si dovrà accedere al mercato libero, complice anche una riduzione del costo del gas. Discorso diverso, invece, per l'elettricità. In questo caso il passaggio al mercato libero è stato posticipato al 1 luglio.

Addio al mercato tutelato: cosa fare

Cosa fare, dunque, una volta tornati al mercato libero? Ci sono diverse opzioni. Arera (l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha reso disponibile un portale offerte a cui tutti possono accedere per confrontare e valutare le proposte. Chi si trovava nel servizio di tutela dovrebbe aver già ricevuto dal gestore una comunicazione in cui veniva avvisato della cessione del mercato tutelato e informato sulle varie possibilità presenti sul mercato libero. Per coloro che non hanno fatto una scelta diversa entro lo scorso 31 dicembre, a partire da oggi potranno usufruire di quanto messo a disposizione dal loro fornitore con delle offerte denominate Placet (Prezzo libero a condizioni equiparate di tutela), con prezzo variabile e contratti annuali. Sarà comunque possibile cambiare in qualsiasi momento.

Discorso differente per le cosiddette categorie vulnerabili, come gli over-75, i disabili, o tutti coloro che si trovano in condizioni economiche svantaggiate e percepiscono il bonus sociale. Anche chi si trova in una struttura abitativa d'emergenza a seguito di eventi calamitosi è considerato un soggetto vulnerabile. Per tutte queste categorie, il mercato tutelato resterà attivo, e spetterà ai singoli scegliere se continuare a usufruire di questa possibilità oppure passare al mercato libero.

I consigli del Codacons

Sul caso è intervenuto il Codacons, che ha diffuso una guida-aiuto per tutti coloro che da oggi passeranno al mercato libero. L'associazione mette in guardia i cittadini, spiegando che nelle ultime ore, dato il passaggio imminente, molte persone hanno ricevuto telefonate da parte di call center che spingono a siglare contratti paventando l'interruzione delle forniture in caso di mancata scelta di un operatore. Si tratta di una pratica scorretta che deve essere segnalata.

In questa fase di passaggio, ricorda Codacons, è importante prima di tutto verificare se si rientra o meno nella categoria dei soggetti vulnerabili. Dalla lettura della bolletta, è inoltre possibile verificare se si è in regime di mercato tutelato o libero. Nel bollettino, infatti, è riportata la dicitura. Se si è già nel mercato libero, non è necessario fare nulla: le condizioni contrattuali resteranno le stesse. Coloro che da oggi passeranno al mercato libero, invece, dovrebbero scegliere attentamente fra le varie offerte, senza farsi prendere dal panico o dalla fretta. Infatti, chi ancora non ha preso una decisione, passerà comunque a una fornitura Placet (prezzo libero a condizioni equiparate di tutela) garantito dal fornitore che ha avuto in questi mesi, e potrà fare una scelta diversa più avanti.

Da valutare, spiega il Codacons, sia le offerte a prezzo fisso che a prezzo variabile. Le offerte a prezzo fisso, come si immagina, hanno il vantaggio di offrire delle condizioni che non variano per 12-24 mesi, mentre le variabili garantiscono sconti e promozioni, però di limitata durata. In questo caso il consiglio è di valutare le proprie condizioni e necessità. Bisogna controllare sempre bene le condizioni contrattuali e i costi praticati dal fornitore e presenti in bolletta. Un aiuto potrebbe essere quello di scegliere anche in base alle recensioni sul venditore.

Infine è possibile valutare le offerte dei singoli fornitori sull'apposito comparatore messo a disposizione sul sito di Arera.

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