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Bonus casa, a che punto siamo? 8 certezze e 3 punti da chiarire

Mercoledì 29 marzo la discussione si sposterà nell'aula di Montecitorio

Bonus casa, a che punto siamo? 8 certezze e 3 punti da chiarire
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Nonostante l'improvviso stop alle cessioni dei bonus casa, prosegue la definizione dei correttivi al decreto 11/2023: molti nodi devono essere ancora sciolti, ma si potrà ripartire dagli 8 punti approvati lo scorso giovedì. Dopo il voto odierno della commissione Finanze della Camera, mercoledì 29 marzo il dibattito si sposterà a Montecitorio. Con le ultime modifiche si tenterà di correggere il tiro per non scoraggiare ulteriormente i contribuenti, ancora frastornati dal contenuto del decreto.

I punti fermi

Come anticipato, sono otto i punti da cui ripartire, mentre ulteriori tre restano ancora da definire con maggiore chiarezza.

Attività edilizia libera

I contribuenti che avevano programmato piccoli interventi potranno ancora beneficiare di cessione/sconto in fattura nel caso in cui entro il 16 febbraio abbiano effettuato almeno un pagamento o dimostrino con l'impresa di avere già stipulato il contratto di fornitura.

Si fa riferimento a quei "bonus ordinari" (ad esempio un cambio finestre, o l'installazione di una nuova caldaia, un condizionatore o un impianto fotovoltaico) che rientrano nell'edilizia libera e per cui i lavori ancora non siano stati avviati entro il 16 febbraio. Cessione/sconto saranno validi qualora entro il 16 febbraio risulti"stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori".

Case acquistate da imprese

Si sblocca la situazione anche per coloro che entro il 16 febbraio non avevano ancora registrato il contratto preliminare di acquisto di una casa ristrutturata da impresa con detrazione al 50% o il sismabonus acquisti. Non farà più testo il preliminare bensì la data di presentazione della pratica edilizia da parte dell'impresa: identico criterio seguito per la compravendita del box auto pertinenziale.

Varianti e delibere

Le modifiche non conteranno: si precisa infatti che le varianti alla Cila o agli altri titoli abilitativi non saranno rilevanti "ai fini del rispetto dei termini previsti". Allo stesso modo non risulteranno ostative neanche le delibere condominiali con le quali viene votata una variante.

Barriere architettoniche
Sopravvive, almeno per ora, la cessione del bonus del 75% prevista per l'abbattimento delle barriere architettoniche (ad ora prtevista fino al 2025) che viene esclusa dal sopra citato blocco. Si potrà beneficiare di cessione del credito/sconto in fattura anche per i lavori avviati successivamente al 16 febbraio (si fa riferimento ai soli interventi previsti nell'art.119-ter del decreto Rilancio).

Sal e bonus ordinari

Cessione del credito/sconto in fattura si mantengono per i bonus ordinari anche a prescindere dallo stato di avanzamento dei lavori, ovvero qualora il committente si trovi a uno stato di pagamento più avanzato rispetto all'effettivo svolgimento dell'opera. Per quanto concerne il Superbonus, invece, la cessione a Sal rimane d'obbligo.

Qualificazione Soa

Il limite di 516mila euro di lavori richiesto per l'obbligo di certificazione Soa va definito sulla base di ciascun contratto di appalto o subappalto. Se un'azienda si fa carico di svolgere opere per 700mila euro dovrà possedere la qualificazione, ma l'obbligo non ricadrà su un'eventuale società a cui essa dovesse subappaltare interventi per 50mila euro. Escluse dall'obbligo Soa tutte le agevolazioni concernenti le spese sostenute per l'acquisto di unità immobiliari", come il sismabonus acquisti.

Allegato B Sismabonus

Si potrà ancora utilizzare la remissione in bonis qualora non si sia presentato l'Allegato B richiesto per il Sismabonus: questa deve tuttavia avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione dei redditi nella quale si beneficia della prima detrazione.

Visto di conformità

Abolito uno scoglio insormontabile per le cessioni, ovvero quello che prevedeva l'obbligo di indicare l'importo della parcella del visto di conformità prodotta dall’intermediario fiscale nell'asseverazione di congruità rilasciata dal tecnico: richiesta assurda visto che il tecnico effettua l'asseverazione prima che il fiscalista apponga il proprio visto e non ha alcuno strumento per valutare la congruità della parcella.

I punti da convalidare

Crediti incagliati

Da risolvere il problema di quei crediti d'imposta per cui imprese o committenti non trovano acquirenti. L'idea è quella di consentire alle banche di comprarli e poi compensarli con le imposte versate tramite F24 dai propri clienti, o di convertirli in titoli di Stato.

I tempi delle cessioni

Per quanto concerne la possibilità di beneficiare di cessione o sconto in fattura relativamente a crediti derivanti da spese sostenute lo scorso anno o da rate residue delle spese negli anni 2020/2021, il termine di scadenza è attualmente fissato al 31 marzo, con l'unica possibilità di utilizzare la remissione in bonis entro il 30 novembre ma solo ed esclusivamente qualora l'intesa con un acquirente sia stata raggiunta entro il 31 marzo. L'ipotesi sul tavolo è quella di dare più tempo alle cessioni (presumibilmente entro il 30 novembre) versando una sanzione di 250 euro, anche nel caso in cui l'intesa con l'acquirente sia arrivata dopo il 31 marzo.

Cantieri nelle villette

Manca la proroga ufficiale ai lavori agevolati al 110% su quelle unità monofamiliari indipendenti per le quali il cittadino aveva già raggiunto il Sal del 30% entro la data dello scorso 30 settembre.

Ad ora il termine è fissato al 31 marzo, ma resta al vaglio l'ipotesi di posticiparlo fino al prossimo 30 settembre.

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