Casa cara casa

Per l’ l’abitazione di degli italiani proprietà è il sogno più grande Ma è allarme costi: tra mutui, energia e inflazione, acquistare e mantenere un’abitazione diventa sempre più complicato

Casa cara casa
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Una casa di proprietà avvolge di sicurezza la vita, ma prosciuga le finanze a suon di tasse, balzelli, caro mutui, utenze impazzite causa guerre e inflazione. La svolta green, poi, rischia di diventare un salasso senza uno Stato che garantisca detrazioni, incentivi o altre misure di sostegno.

L’indagine di Federproprietà-Censis «La casa nonostante tutto» offre un quadro di luci e ombre di un feeling che non teme l’usura anzi si rafforza in tutte le classi di età. Parliamo del rapporto tra l’italiano e la sua casa, quella di proprietà, che trasmette stabilità ed equilibrio interiore. Una consapevolezza che riguarda 9 su 10 ultra 64enni, 8 su 10 adulti tra i 35 e i 64 anni, ma contagia anche le nuove generazioni. Quasi il 77% dei giovani tra i 18 e i 34 anni infatti pensano che un tetto di proprietà sia un traguardo che valga la pena di essere raggiunto in tempi stretti.

Sarà stata la clausura forzata del covid che ha fatto riscoprire l’importanza di un avere uno spazio privato, oppure sarà l’uso dello smart working ormai ampiamente consolidato, ma le quattro mura in cui rifugiarsi per lavorare o proteggersi offrono agli italiani sempre più un senso di tranquillità e di appagamento, diventando un’espressione della propria identità e della propria personalità. Oltre agli aspetti emotivi si affiancano anche quelli pecuniari.

La casa rimane sempre un investimento sicuro per 7 su 10 italiani e la metà dei proprietari si affeziona così tanto alla propria abitazione che pensa di non venderla mai ad estranei perché spera che si trasferiscano un domani figli o nipoti.

L’aspetto emotivo e nostalgico si infrange con i problemi che una casa di proprietà si porta dietro. Le tasse, ovviamente, le spese condominiali, le utenze domestiche sempre più gravose (ma quelle ci sono anche se si vive in affitto). Ma soprattutto spicca il dolente capitolo del mutuo. Con il rialzo dei tassi di interesse, ai massimi degli ultimi 20 anni, sono aumentate le difficoltà per acquistare un’abitazione, così come è cresciuto l’impegno per fare fronte al pagamento di un mutuo già acceso. Per il 35,9% degli italiani la stretta monetaria ha reso difficoltoso il pagamento delle rate del mutuo. E sono i più giovani ad avere i problemi maggiori (42,6% dei 18-34enni), oltre agli abitanti della zona del Centro e del Sud Italia.

Complessivamente, i costi di gestione, il mutuo e l’aumento dei prezzi su gas e luce, complica la gestione della casa si fa nel complesso più gravosa e la sua proprietà rischia di trasformarsi da fattore di tutela in fattore critico, anche perché il 60,8% delle persone a rischio di povertà detiene la proprietà dell’abitazione in cui vive. Il 75,5% degli italiani dichiara che le spese condominiali, le bollette, le tasse, pesano molto sul proprio budget familiare.

Quanto alla svolta ’green’ per le proprie abitazioni, nessuno è contrario ma 9 su 10 italiani ritiene che debbano esserci aiuti economici dello Stato.

Alternative in chiave moderna alla casa di proprietà esistono, come il social housing in locazione, ma restano per molti soluzioni temporanee.

Molto più alto è il consenso per il senior housing, come soluzione abitativa riservata alle persone anziane. Al 78,9% degli italiani piace perché è una soluzione che permette di affrontare la vecchiaia con serenità vivendo in un ambiente protetto.

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