Stangata sulle auto: cosa succede in officina

Un 2023 nero per quanto concerne i costi di riparazione di auto e motocicli: lo studio

Stangata sulle auto: cosa succede in officina

L'aumento dei costi delle materie prime e le difficoltà di reperimento delle stesse vanno ad aggravare ulteriormente un quadro economico già compromesso dal caro energia: ecco perché riparare auto e mezzi a due ruote sarà ancora più difficile nel 2023. A lanciare l'allarme è Federcarrozzieri, che aveva denunciato una situazione in netto peggioramento anche negli ultimi 12 mesi.

I rincari nel settore sono stati assorbiti solo in parte dagli operatori, i quali hanno dovuto fronteggiare un'impennata del prezzo dei pezzi di ricambio, con inevitabili ripercussioni sul listino riparazioni per i propri clienti. Non andrà meglio nel 2023, durante il quale si attendono ulteriori aumenti, che porteranno gli automobilisti a dover sborsare mediamente il 15% in più di quanto spenderebbero oggi.

Cosa accadrà

Prendendo in esame quelli che sono considerati gli interventi più frequenti e comuni, il Centro studi di Federcarrozzieri si è occupato di effettuare una stima delle conseguenze delle previste maggiorazioni. Un semplice intervento di riparazione sul paraurti posteriore di una piccola utilitaria ammaccato a seguito di tamponamento peserà il 14,7% in più rispetto ai primi mesi del 2022: è previsto un costo medio di 1950 euro (a fronte dei 1700 di inizio anno). La sostituzione di un parabrezza danneggiato passerà dagli attuali 1120 euro ai previsti 1300 (con un'impennata del 16%). Intervenire sulle portiere di un Suv in carrozzeria significherà non più spendere 9700 euro come a inizio 2022, ma addirittura 11200 euro (+ 15,4%).

Come anticipato, a lievitare non saranno solo i costi ma anche i tempi di attesa: questa la prima conseguenza delle enormi difficoltà di approvvigionamento di materiali e ricambi auto di vario genere. A rallentare ulteriormente gli interventi si aggiunge anche il fatto che in strada vi sia una percentuale sempre maggiore di veicoli tecnologicamente sofisticati, i quali già inizialmente richiedono lavorazioni più lunghe. Concretamente, stima Federcarrozzieri, gli automobilisti italiani nel 2023 dovranno attendere il 20% in più rispetto alle tempistiche attuali.

La raccomandazione

Evitare carrozzieri improvvisati e sprovvisti delle necessarie autorizzazioni è un altro passo importante, secondo l'Associazione. "Federcarrozzieri ha contribuito alla formulazione delle linee guida per la riparazione dei veicoli a regola d'arte (art. 1 comma 10 Legge Concorrenza n. 124 del 2017)", dichiara il presidente Davide Galli, come riportato da Il Sole 24 Ore, "che forniscono ai consumatori uno strumento per comprendere e valutare la qualità della riparazione anche rispetto ai metodi di lavorazione e ai materiali utilizzati".

Secondo tali disposizioni, fin dal preventivo al cliente vanno fornite dettagliate informazioni sui pezzi da sostituire identificando ogni ricambio con il suo specifico codice. "Il che permette al consumatore di sapere esattamente che ricambio verrà montato, il suo prezzo e la sua specifica tipologia", aggiunge il presidente.

"Inoltre il preventivo dovrà contenere il numero di ore di manodopera, la tariffa di manodopera, il costo dei materiali vernicianti, dei materiali di consumo e ai fini ambientali, la voce relativa ai costi di smaltimento rifiuti", dichiara in conclusione Galli.

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