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Claps, Elisa aggredita e ferita in due fasi distinte

Elisa Claps fu aggredita e uccisa, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza in due momenti diversi ma in rapida successione fra loro, verosimilmente da una sola persona. L'assassino tentò la violenza sessuale e, dopo il rifiutò, la colpì con una lama di 5 centimetri

Claps, Elisa aggredita e ferita in due fasi distinte

Potenza - Elisa Claps fu aggredita e uccisa, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza - la mattina del 12 settembre 1993 - in due momenti diversi ma in rapida successione fra loro, verosimilmente da una sola persona. Più elementi portano gli investigatori a ritenere che si trattasse di Danilo Restivo, detenuto in Inghilterra e che ha ricevuto nei giorni scorsi la notifica di un mandato di arresto europeo per l’omicidio della studentessa potentina. L’assassino - secondo quanto si è appreso in ambienti giudiziari e investigativi - prima tentò la violenza sessuale ma, al rifiuto della ragazza, che cercò di sottrarsi, la colpì prima avendola davanti e poi mentre la vittima si accasciava.

Lama di cinque centimetri Secondo il medico legale, l’assassino stringeva nella mano destra un’arma da taglio, forse un coltello, dotato di una lama lunga circa cinque centimetri. Con il coltello colpì Elisa - che era davanti a lui e gli dava le spalle - prima al collo, poi alla parte anteriore destra del torace. I colpi furono inferti con un andamento dall’avanti all’indietro e da destra a sinistra. Immediatamente dopo vi fu il secondo momento dell’aggressione: mentre Elisa si accasciava, l’assassino infierì su di lei colpendola più volte alle spalle, sia nella parte destra sia in quella sinistra.

In tutto, nei due momenti dell’aggressione, non meno di 13 coltellate.  

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