La Clerici a Sanremo: «Realizzo un sogno»

Dunque, non la rivedremo più a mezzogiorno tra i fornelli. In compenso la guarderemo scendere le scintillanti scale di Sanremo. Adesso è ufficiale: Antonella Clerici sarà la conduttrice del sessantesimo Festival della canzone. Quella cifra tonda che da sola spaventerebbe chiunque si trovasse ad affrontare una prova del genere. Figuriamoci, se alle aspettative per i festeggiamenti per i sei decenni, si aggiunge l’inevitabile confronto con l’ottimo Sanremo realizzato nel febbraio scorso da Bonolis. Direttore artistico e musicale di questa impresa sarà Gianmarco Mazzi.
Comunque, prima di menar gramo, facciamo gioire la Clerici, che ci teneva ovviamente moltissimo a fregiarsi del titolo di presentatrice del Festival: vi partecipò nel 2005, però non come titolare, ma a fianco di Paolo Bonolis e, confrontandosi con la solita ironia e con abiti spumeggianti, con la bellezza filiforme di Federica Felini. Ora in Riviera ci arriva da numero uno. «Realizzo il mio sogno - ha detto ieri in uno stringato comunicato - e sul palco dell’Ariston vorrei organizzare una grande festa degli italiani, una festa che coniughi leggenda e modernità. Siete tutti invitati». Le voci che la scelta sarebbe caduta su di lei si rincorrevano da settimane. La rosa dei papabili, subito dopo la trionfale chiusura della kermesse vinta da Marco Carta, si era ristretta a tre: oltre alla Clerici, Simona Ventura e l’eterno Pippo Baudo. L’arrivo alla direzione di Raiuno di Mauro Mazza ha dato un’accelerata all’ipotesi di Antonella, volto storico di Raiuno nonché artista che vantava un credito con il primo canale dopo che non le era stata ridata la conduzione de La prova del cuoco una volta tornata dalla maternità.
Dunque, dopo varie settimane di trattativa, l’agente Lucio Presta ha portato a casa un bel contratto per la sua assistita. Sarà - è una di quelle volte in cui non si spreca il termine - un anno d’oro per la showgirl. Infilerà uno dietro l’altro tre programmi di punta del primo canale: Tutti pazzi per la tele (da martedì 15 settembre), poi - appunto - Sanremo a fine febbraio e per finire, in tarda primavera, Ti lascio una canzone (sempre dal teatro Ariston), lo show con i mini cantanti che tanto successo ha avuto nelle scorse due edizioni. Insomma, se Antonella se l’era molto presa per la decisione di non rimetterla tra i fornelli dopo la nascita di Maèlle, la perdita è stata ben ricompensata. Ora spetterà a lei e al suo gruppo di autori dimostrare di meritarselo. I tempi stringono e c’è da preparare un Festival da zero. Da inventarsi qualche idea che non sbiadisca di fronte a quelle serate vulcaniche del febbraio scorso. Bonolis aveva cominciato a preparare la kermesse subito dopo la chiusura di quella precedente, ora - a causa dei cambi ai vertici Rai che hanno fermato tutte le decisioni - si hanno pochi mesi a disposizione. Chi sarà, per esempio, al fianco della Clerici come partner maschile? Si erano fatti i nomi dell’attore Luca Argentero, molto impegnato al cinema, ma anche di Francesco Facchinetti, Stefano Accorsi e Christian De Sica. Si era anche pensato a un co-conduttore diverso ogni sera (come fece, scambiando i sessi) Bonolis. Presto si saprà. Intanto bisogna stilare il regolamento e cominciare a mettere insieme i contenuti. Magari, vista la dimestichezza di Antonella con i bambini cantanti, ci sarà il coinvolgimento di alcuni di loro. Circolano poi indiscrezioni sui possibili super ospiti: da Carlo Verdone a Gigi Proietti. E anche i primi nomi, perché qui si parla comunque di musica, dei cantanti in gara: le voci di Arisa, Malika e Simona Molinari sono quelle che subito saltano in mente.


Per il momento, arriva il plauso condizionato del sindaco di Sanremo: «La Clerici è una grande professionista, ci sembra una buonissima partenza e ci auguriamo che la Rai, vista l’importanza del 60° anniversario del Festival, sia comunque al lavoro per affiancarle ogni sera altre presenze di spicco del panorama italiano». Insomma, la Clerici va bene, ma non basta.

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