Roma - Clima sempre più impazzito nel mondo. Dal freddo glaciale della California alle temperature sin troppo miti dell'Italia, con la siccità che mette a secco il Po e causa gravi danni all'agricoltura. La tormenta anche ieri ha imperversato in
una vasta aerea degli Stati Uniti. Secondo l'ultimo bilancio almeno 21 persone sono morte a
causa del maltempo. La maggior parte
dei decessi è dovuta a incidenti stradali causati dalle avverse condizioni climatiche.
In Texas, 415 voli sono stati annullati all'aeroporto internaizonale di Dallas Forth Worth
nella sola giornata di ieri. Nel Missouri circa trecentomila case sono
tuttora prive di elettricità. In Oklahoma, invece, sono circa 150mila case senza elettricità.
A Los Angeles per i Golden Globe, preludio dei premi Oscar, il capo di abbigliamento più sfoggiato da registi e vip del cinema è il cappotto. Temperature così
basse non si sentivano da tempo in California (la notte scorsa il termometro è
andato sotto ai tre gradi centigradi, la temperatura più bassa da vent'anni a questa parte) e
così, sopra i vestiti da sera dei candidati, dei presentatori e degli invitati alla cerimonia sono
comparsi soprabiti, cappotti, stole di pelliccia.
Non c'è il gelo ma il clima preoccupa lo stesso, e non poco, anche in Italia. Il temuto
pericolo, la siccità, è ormai alle porte. Il caldo record in questo inverno senza cappotti, la
mancanza di piogge e l'assenza di neve ha fatto scattare l'Sos. È allarme in tutto il paese, il livello del fiume
Po lancia segnali preoccupanti, soprattutto in vista dell'estate, mentre nel Veneto è già
emergenza. I laghi di Garda e di Como sono sotto le medie stagionali.
Questa la fotografia scattata dall'Anbi, l'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni,
dopo un primo monitoraggio per verificare le conseguenze di questo caldo inverno. E il
presidente, Massimo Gargano rilancia: "È necessario varare subito un piano per gli invasi". È una situazione davvero preoccupante - aggiunge Gargano - ha ragione il responsabile
della Protezione Civile, Bertolaso, a sollecitare attenzione verso una situazione che, ad oggi,
si sta evolvendo negativamente. È sempre più evidente che serve una nuova cultura della
gestione idrica".
Se le condizioni idriche dovessero rimanere quelle attuali, sono a forte
rischio soprattutto le produzioni ortofrutticole. La maggiore preoccupazione è per il futuro, in particolare a causa dell'assenza di
riserve nevose sulle montagne. I livelli del lago di Como, ma soprattutto quelli del lago di Garda,
sono sotto alla media stagionale.
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