Da ieri i liguri devono pagare 25 euro per i codici bianchi in pronto soccorso e dieci in più per la diagnostica. I ticket sanitari previsti dalla manovra del governo entrata in vigore ieri non piacciono ai cittadini, che vedono come altre regioni con i conti più in ordine li hanno potuti evitare. In realtà al Galliera i 25 euro si pagavano già «il ticket è già consolidato - ha detto il direttore sanitario Roberto Tramalloni - visto che era entrato in vigore con lultima finanziaria del governo Prodi».
I malumori tra i pazienti sono cresciuti e cè chi lamenta il fatto che a fronte di un aumento delle gabelle, la Sanità ligure non ha certo messo rimedio ai ritardi cronici nelle liste di attesa. Lo fa presente in una nota anche il capogruppo del Pdl in Regione Matteo Rosso. «Sappiamo che si moltiplicano le segnalazioni per i disservizi a carico dei pazienti - tuona Rosso, che si dice molto preoccupato - me ne arrivano sempre di più, forse anche perché sono medico e posso riportare tanti casi concreti. È per esempio inaccettabile che un paziente di età avanzata, sottoposto a un delicato intervento ortopedico il 21 giugno scorso allospedale Evangelico, non possa nemmeno prenotare al Cup le cinque infiltrazioni di acido ialuronico da eseguire per la fine di settembre o nel mese di ottobre massimo, perché le liste di prenotazioni sono chiuse e se ne parlerà nel 2012 per finire chissà quando».
L'esponente del Pdl continua: «Vergognosa questa situazione che al danno unisce anche la beffa visto che al paziente, mi ha segnalato anche per iscritto, è stato detto anche che il pagamento delle fiale era totalmente a carico del malato e che nessun ortopedico avrebbe fatto le infiltrazioni indicate da un altro collega». E per difendersi attacca lassessore regionale alla sanità Claudio Montaldo che definisce «sbagliata loperazione dei ticket sulla diagnostica perché va nella direzione di un progressivo definanziamento del sistema sanitario nazionale».
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