«Non passa giorno senza che ci lamentiamo dei prezzi e del caro euro e quando è domenica, invece di fare una bella passeggiata a costo zero, muoviamo le nostre auto per fare una gita allIkea e spendere soldi, anche se lintenzione è quella di risparmiare (magari comprando oggetti che una volta arrivati a casa si rivelano inutili, acquistate solo perché il prezzo sembrava basso). Infatti, lIkea sembra essere lunico negozio, o quasi, dove si trova scritto sui cartellini: prezzo ribassato. Ed ecco, allora, file di consumatori che si dirigono in auto alla ricerca della convenienza con bambini al seguito e che finiscono per fare il pieno di aria inquinata e stress da coda, neanche si trattasse di trascorrere una giornata alla Galleria degli Uffizi!», dice sconcertata Anna Massone, Presidente del Codacons Liguria. Il motivo del suo affondo è anche relativo alle conseguenze che le scelte dei genovesi hanno sulla viabilità.
«Il grande ingorgo stradale comincia sul Lungopolcevera (aiutato dalle non chiare indicazioni che inducono gli utenti ad andare al nuovo capannone Ikea dove avvengono solo le consegne, costringendoli così a fare nuovamente il giro con relativo spreco di tempo, benzina ed inquinamento atmosferico) - incalza la Massone - e prosegue fino allingresso del parcheggio Ikea (con prime postazioni dei vigili) in via Perini e così per le auto provenienti da corso Perrone. Al ritorno, coda in via Greto di Cornigliano che immette in via Pieragostini e coda in corso Perrone (altri vigili).
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