Codice del turismo, regole e strutture extralberghiere

Il Codice del turismo (D. Lgs. n. 79/'11) contiene un’ ampia regolamentazione dell’attività turistica, "nei limiti consentiti dalla competenza statale" (trattandosi di materia che in linea generale è di competenza regionale), con riferimento anche alle "strutture ricettive extralberghiere", delle quali vengono nella normativa fornite le definizioni e fra le quali si segnalano: "le attività ricettive a conduzione familiare-bed and breakfast"; le "unità abitative ammobiliate ad uso turistico"; le "residenze d'epoca extralberghiere".
Di tali "strutture ricettive extralberghiere" vengono indicati i caratteri essenziali ai fini del loro inserimento in un sistema di classificazione, previa fissazione con decreto del Presidente del Consiglio ("fatta salva la competenza delle Regioni") degli "standard minimi nazionali dei servizi e delle dotazioni".


Sulla base di tale impostazione, deve ritenersi che tutta la relativa regolamentazione - che comprende anche diversi adempimenti amministrativi, a partire dall’obbligo di presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (Scia) - riguardi esclusivamente quei locatori che siano interessati a cogliere le opportunità che la normativa nazionale - così come quella regionale - sul sistema di classificazione, offre (inserimento in particolari circuiti, opportunità di pubblicizzazione della propria attività, possibilità di rendere note ai potenziali "clienti" indicazioni di qualità della propria attività ecc.), a patto di rispettare i requisiti minimi - di dotazioni e servizi - previsti e di assolvere gli adempimenti amministrativi imposti.
*presidente Confedilizia

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